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La madre di Zaniolo: “Il bambino? Nicolò era disperato. Sara 7 mesi fa aveva abortito”

“Volevamo mantenere una linea di silenzio e non di gossip”

Appena tre giorni fa Nicolò Zaniolo, dopo aver fatto chiarezza sulla sua vita privata, tra la fine del rapporto con Sara Scaperrotta, un figlio in arrivo e la nuova relazione con Madalina Ghenea, chiedeva di far calare i riflettori sulla vicenda per concentrarsi sul campo. Accolto non raccolto, verrebbe da dire, dalla mamma, Francesca Costa, intervenuta ai microfoni di “Radio Radio”.

“Sta succedendo un polverone dal quale non volevamo uscire in questo modo. Avremmo voluto uscire per vie legali per le dichiarazioni di questa fantomatica zia che volevamo conoscere il nome perché ci sono parecchi punti da rivedere.
Nicolò non fa gossip e non gli interessa nemmeno farli. Volevamo mantenere un’altra linea. Ma sentendo queste ulteriori uscite di questi giornalisti non mi sono sentita di rimanere in silenzio soprattutto quando si dice che la famiglia non è vicino al figlio”

E’ stata definita una situazione disgustosa e disumana. Sara è sempre stata trattata come una figlia soprattutto da me perché ho vissuto con lei anche la pandemia. Noi non l’abbiamo cacciata di casa come è venuto fuori, vorrei per lei o chi per essa venisse da noi a dirci in faccia che noi abbiamo trattato questa ragazza così perché il giorno che noi siamo tornati giù da Spezia Nicolò ci ha detto del bambino e lui lo sapeva da qualche giorno. Noi siamo corsi giù perché era disperato e piangeva”

Lui discuteva con Sara perché si sentiva di non essere più innamorato di lei. Quando siamo tornati giù Sara era già pronta ad andare via, ci siamo fermati e abbiamo parlato in modo tranquillo. Lei aveva detto che l’indomani sarebbe andata dal ginecologo e le ho detto che l’avrei anche accompagnata per vedere la situazione. Lei mi aveva detto che andava bene, con tutto che aveva discusso con Nicolò, si erano lasciati, gli ho detto che sarei andata con lei. Da quel giorno lì le scrivo se andavo con lei e ha detto che andava da sola. Le dico che non volevo assillarla ogni 5 minuti con questa situazione, quando avrebbe fatto la visita sarebbe potuta passare perché io per lei c’ero. Non l’ho mai più sentito”.

La sera dopo è passata con il padre e il fratello a prendersi le cose. Quando due persone si lasciano e la casa è del fidanzato bisogna comunque ritornare a casa sua. La casa doveva rimanere a Nicolò perché deve continuare il suo lavoro a Roma ma non è stata mai cacciata da nessuno. Lei ha bloccato Nicolò e poi lui a lei su Instagram. Non sarà di certo un blocco su Instagram a evitare che un padre e una madre non si sentano. Sarà sicuramente la foga del momento che li ha fatti bloccare entrambi. Nicolò diceva al padre di chiamare il padre di Sara per sentire come stava, cosa che ha fatto”.

Sara 7 mesi fa ha abortito? Sì è vero, anche lì ci sono state delle situazioni non piacevoli e si sono lasciati.
Sara, un mese prima di venire a sapere che aspettava il figlio, mi disse ‘per fortuna che era andata così l’altra volta perché mi sto rendendo conto che Nicolò a gestire è difficile, per fortuna che abbiamo preso questa decisione perché non siamo ancora pronti e maturi’. Poi loro sono andati a vivere insieme, io non c’ero più. Poi si è reso conto che non riusciva ad andare d’accordo con questa ragazza perché Nicolò anche ha un caratterino e da gestire è impegnativo. Hanno capito tutti e due che non era giusto“.

Vigorelli: “Storia che doveva restare nel privato”

Anche il procuratore di ZanioloClaudio Vigorelli, è intervenuto nella stessa trasmissione.

“La storia di Nicolò e Sara è la storia di tanti ragazzi di 20 anni che a volte vivono degli amori immaturi, o forse troppo veloci o superficiali. Questo caso fa clamore perché a far parte di questa storia c’è Nicolò che è un giocatore della Roma e fa notizia. Detto questo, le cose di cui sono a conoscenza è che quello che Nicolò ha esternato subito quando stava diventando di dominio pubblico. Abbiamo deciso di uscire allo scoperto senza nasconderci e la dichiarazione del 30 dicembre è frutto di un lavoro del team. Dopo siamo caduti nel cattivo gusto per cose che preferirei restassero all’interno delle famiglie. Sono cose così private che per il buonsenso di entrambi”.

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