La squadra allenata dall’ungherese Alfred Schaffer viene incoronata Campione d’Italia per la prima volta nella sua storia. Spodestate le squadre del Nord
Il 14 giugno del 1942 la Roma vinceva il suo primo scudetto. Il trionfo arrivò grazie al secco 2-0 che i giallorossi riuscirono ad infliggere al Modena, costretta insieme al Napoli a retrocedere in Serie B. Eppure, ad inizio campionato, nessuno credeva ad una storia del genere: nella stagione precedente i giallorossi non avevano brillato, conquistando solo un undicesimo posto in classifica. Oltre a ciò il mercato non aveva portato innesti sufficienti per poter anche solo sperare di lottare per il titolo.
Eppure, già all’avvio della stagione, si vedeva che qualcosa era diverso. Il campionato 1941/42 si apre con tre vittorie, una sconfitta a Genova e una striscia positiva di ben tredici partite. Quando a marzo la Roma subisce tre sconfitte in quattro gare non si abbatte, ricomincia a vincere lottando fino all’ultima giornata quando il 2 a 0 rifilato al Modena assegna alla squadra ed alla città capitolina il primo importante trofeo calcistico della sua storia.
?️ 14 giugno 1942
Viva la Roma Campione d’Italia! ?❤️#ASRoma pic.twitter.com/f8nVDQP8TY
— AS Roma (@OfficialASRoma) June 14, 2020
Grazie ai gol di Cappellini e Borsetti la Roma si laurea Campione d’Italia, spodestando le squadre del Nord per la prima volta nella storia della Serie A. A fine partita, lo Stadio del Partito Nazionale Fascista esplode, celebrando i suoi beniamini.