Il classe 2001 non ha mai esordito in Serie A. Poche presenze in B col Pescara e ora il rifiuto al Teramo
Due anni fa, in chiusura di mercato, l’allora 18enne Alessio Riccardi poteva andare alla Juventus, insieme all’amico di sempre Devid Bouah, per sbloccare la trattativa Rugani, e molti tifosi della Roma erano decisamente perplessi. Due anni dopo la trattativa con la Juventus (che li avrebbe aggregati all’Under 23, in Serie C), stavano per passare al Teramo. Bouah ci è andato, in prestito, proprio l’ultimo giorno di mercato Riccardi no. Non una bella situazione, per un ragazzo che in praticamente tutte le giovanili è stato il numero 10 dell’Italia, capitano e stellina di tutte le giovanili della Roma, con un futuro in prima squadra che sembrava già scritto.
Non avere ancora un ruolo definito, è forse il suo grande problema: nelle giovanili faceva la differenza giocando mezzala, ma non ha la prestanza fisica di un Lorenzo Pellegrini, e tra i professionisti non avrebbe potuto farlo. Non è un trequartista, perché ha sempre preferito il tiro (fondamentale in cui eccelle) all’ultimo passaggio, e non è un esterno, perché non si è mai curato troppo della fase difensiva. Lo scrive Il Romanista.