Matias Soulé non riesce ancora a imporsi come molti speravano. Il campo sintetico della Boras Arena in Svezia non ha favorito né lui né i suoi compagni, ma ci si aspetta di più da un giocatore per cui la società ha investito 26,5 milioni di euro più bonus. Arrivato nella Capitale con grandi aspettative, Soulé si trova ora in una fase di adattamento complicata, soprattutto a causa del sistema tattico di Ivan Juric, diverso da quello previsto inizialmente.
Inizialmente, il giovane argentino avrebbe dovuto giocare nel 4-3-3 di Daniele De Rossi, ma si è trovato invece nel 3-4-2-1 di Juric, una formazione in cui il tecnico lo vede esclusivamente come trequartista. Le sue prestazioni finora sono state deludenti e non all’altezza del paragone con Paulo Dybala, che molti avevano azzardato al momento del suo arrivo.
L’impatto negativo delle sue prestazioni in Italia si riflette anche a livello internazionale. Scaloni, tecnico dell’Argentina, ha deciso di non convocarlo per le prossime partite contro Venezuela e Bolivia, dopo che a settembre Soulé era stato chiamato a far parte del gruppo, anche se senza esordire. La possibilità di allenarsi con campioni del calibro di Angel Di Maria aveva acceso qualche speranza, ma ora l’esclusione dalla nazionale segna un ulteriore passo indietro per il giovane. Lo riporta Il Messaggero.