Il centrocampista brasiliano, arrivato alla Roma con scetticismo, riuscirà in pochissimo tempo a diventare uno dei beniamini della tifoseria
Il 22 febbraio del 1981 la Roma otteneva un pareggio nella partita casalinga contro il Bologna. Il risultato non è dei migliori, ma la partita passa alla storia non tanto per il pareggio, quanto per l’autore del gol, che di li a poco diverrà uno dei simboli della Roma degli anni ’80: Paulo Roberto Falcao. Il centrocampista brasiliano era arrivato alla Roma in estate, accompagnato da un pizzico si scetticismo da parte dei tifosi giallorossi, visto il possibile arrivo, poi sfumato, di Zico.
Falcao inizialmente fatica, ma è proprio dal pareggio con il Bologna che inizia la sua parabola ascendente con la maglia della Roma. Esattamente 39 anni fa il brasiliano inizia a scaldare i cuori della curva Sud con un gol al volo che spiazza Boschin, portando avanti la Roma, poi rimontata da Dossena al 36′. Da li in poi è storia: con la maglia numero 5 giallorossa Falcao collezionerà 107 presenze e 22 gol, diventando uno dei protagonisti dello scudetto e, purtroppo, anche della fatidica finale di Coppa dei Campioni persa contro il Liverpool.
22 Febbraio 1981
Il cross di Scarnecchia e il tap-in vincente ad anticipare il portiere.
E poi la prima corsa verso la sua gente. Il Divino la abbraccia. Salto e pugno verso il cielo. Il primo gesto di amore e di gioia del calciatore che cambierà la storia della Roma.#ASRoma pic.twitter.com/AOP7vwPnZP
— Giuseppe Falcão (@GiuseppeFalcao) February 22, 2020