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L’Edicola, Pallotta rassicura tutti sullo Stadio e su Zaniolo. La Roma volge lo sguardo al Bologna

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IL CORRIERE DELLO SPORT – Quando respira grande calcio dà sempre il meglio. Come scrive il Corriere dello Sport, quella di martedì per Edin Dzeko è stata l’ennesima grande notte europea. Nella ripresa ha propiziato le due reti di Zaniolo, con un assist e il palo rimpallato in porta dal giovane talento. Finora il bosniaco è stato decisivo in otto gol su tredici segnati dai giallorossi in questa Champions League. Il cigno di Sarajevo è infatti un bomber-trequartista, completamente a suo agio se si tratta di catalizzare e orientare la manovra. Proprio per questo motivo, anche se non l’ha mai espresso pubblicamente, sembra preferire il 4-3-3, dove non c’è un trequartista di ruolo con il quale potrebbe calpestarsi i piedi. È paradossale come un giocatore così decisivo in campo europeo fatichi in campionato: solo 5 reti in 19 presenze. In questo momento però tocca ancora a lui, a causa dell’infortunio di Schick, e la sfida di lunedì contro il Bologna è una ghiotta occasione per ritrovare il feeling con la Serie A.

LA GAZZETTA DELLO SPORT – James Pallotta parla con il tono di uno che ha l’universo giallorosso nel cuore. A cominciare dal Porto, fino allo Stadio della Roma, ha una parola per tutto: “Non so se andrò a Oporto, ma quella sfida dell’Olimpico è stata una bella sfida, in cui loro purtroppo sono riusciti a far gol su una palla fortunata. La Var? Non mi pronuncio. Forse ho rinunciato a capire il criterio con cui viene utilizzata“. Il giudizio sulla stagione in corso non è positivo: “Non sono molto contento, perché dovremmo essere al secondo o terzo posto. Abbiamo perso un sacco di punti quest’anno e spesso nei finali. È stato un po’ scoraggiante, come con l’Atalanta. La Serie A è dura come la Premier, ma mi aspetto di finire tra le prime 4“. Infine vira sul progetto di Tor di Valle: “La sindaca Raggi vuole sbloccare l’inizio dei lavori per la fine dell’anno. Speriamo che entro fine maggio le cose verranno approvate. I problemi da affrontare sono legati all’acquisto dei terreni. Abbiamo trovato un accordo due mesi e mezzo fa con Eurnova. Quando sarà tutto fatto, avremo il pieno controllo del progetto. Tutti i ricavi e le entrate che otterremo ci offriranno maggiore solidità. La Roma ha bisogno dello stadio per competere con i top club“. È una Roma magnifica tra le mura amiche quella di Eusebio Di Francesco in Europa: in dieci partite i giallorossi ne hanno vinte otto, pareggiata una (0-0 con l’Atletico Madrid) e persa un’altra (0-2 con il Real Madrid). In termini di punti sono 25, una cifra superiore a quelle di tante big europee, come Liverpool (23), Barcellona (22), Bayern Monaco(20), Tottenham (18), Real Madrid (17) e Psg (16). Se si parla di media punti, solo i blaugrana (2,75) e i Reds (2,55) superano i giallorossi, fermi a 2,50. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

IL MESSAGGERO – Come riporta Il Messaggero, lo stupore per l’affermazione di Zaniolo non conosce confini. Un’esplosione unica, inarrestabile: nessuno al momento riesce a fissare un vero e proprio prezzo del suo cartellino. I 40-50 milioni di euro ipotizzati giorni fa appartengono al passato. Con questo ritmo Zaniolo, pagato appena 4,5 milioni di euro nell’ambito dell’affare Nainggolan, rischia di diventare l’italiano più caro del momento. Esce definitivamente di scena Parnasi, Pallotta entra in campo per provare a portare a dama il progetto Tor di Valle. Oggi incontrerà a Boston i nuovi vertici di Eurnova per chiudere l’accordo per acquistare a 100 milioni i terreni dell’ex ippodromo e tutto il progetto stadio. Ma ne verserà solo 10 subito, il resto al «perfezionamento del contratto». Insomma, solo quando e se sarà approvata dal Consiglio comunale la variante urbanistica con cubature record per negozi e uffici. Come riporta Il Messaggero, il presidente chiarisce la situazione: «Con Eurnova c’è un accordo da 2 mesi, purtroppo abbiamo a che fare con un avvocato poco ragionevole che continua a chiedere cose che non accetteremo. Lo stadio? Non sarà il mio giocattolo, sarà di una holding di proprietà del club». Schick non lo rivedremo in campo almeno fino al derby, Karsdorp è a rischio per il Bologna, così come Olsen, pure lui assente in Champions. Tutti i casi verranno verificati oggi, quando la squadra tornerà ad allenarsi a Trigoria dopo la giornata di ieri lasciata libera da Di Francesco. Come riporta Il Messaggero, nella sfida di lunedì con il Bologna, molto probabilmente Eusebio potrà contare su Under e Perotti. 

IL TEMPO – Il mondo intero celebra il talento straordinario di Nicolò Zaniolo, capace di diventare il più giovane calciatore a realizzare una doppietta in Champions League. La Roma se lo gode, Monchi si lecca i baffi ben sapendo che più avanti la strada si può far dura e i tifosi adesso stanno vivendo il trip del possibile addio rischiando anche di rovinarsi il momento felice. I giallorossi dovrebbero capire invece quanto non gli convenga vendere il numero 22. Confermandolo a Roma avrebbero tutta una serie di ritorni in parte economici ma soprattutto di immagine. Innanzitutto con i suoi tifosi che in questo senso sono quasi disamorati, perché ogni volta che si scopre o si valorizza un fenomeno, subito dopo arriva il momento degli addii. Secondo perché con Zaniolo e Pellegrini la Roma avrebbe un futuro assicurato e tutto di marca italiana.

LEGGO – «Zaniolo non si vende». Ad assicurarlo è James Pallotta intervistato ieri da Radio Sirius XM: «Nicolò e Lorenzo Pellegrini sono intelligenti e maturi. Credo possano essere i leader futuri della Roma. Non li vendo, non c’è bisogno di vendere i giovani. L’anno scorso ci sono state alcune situazioni sfortunate come quella di Alisson che se ne voleva andare». Come riporta Leggo, Pallotta interviene anche sulla diatriba tra Kolarov e la Curva: «Ogni giorno è il primo ad arrivare e fra gli ultimi ad andarsene. Non va sui social, non va a bere, si allena duramente, gioca al meglio. I tifosi se la prendessero con me se pensano che io sia uno stronzo, ma lascino in pace Aleksandar. Vorrei avere 22 Kolarov nella mia squadra.Di Francesco? Non sono molto felice, dovremmo essere al 2° o 3° posto. Abbiamo perso per strada dei punti brutti, soprattutto negli ultimi minuti. È stato frustrante per me andare in vantaggio 3 a 0 contro l’Atalanta e poi farsi recuperare. Col Porto però abbiamo giocato da squadra».

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