L’attaccante nigeriano, di proprietà della Roma, ha raccontato la sua esperienza in Scozia
Umar Sadiq, attaccante nigeriano della Roma in prestito al Perugia, ha parlato della prima parte di stagione trascorsa in Scozia, ai Rangers. Il classe 1997, in un’intervista al Sunday Post, ha raccontato la sua esperienza, rivelatasi tutt’altro che positiva:
“Gerrard si è dimostrato molto diverso da quello che credevo. Fu lui stesso a convincermi a trasferirmi: mi ha telefonato tre o quattro volte, complimentandosi con me e dicendomi che sarebbe stato al mio fianco e che mi avrebbe fatto crescere. Mi ha fatto sentire importante e mi ha convinto ad accettare. Quando sono arrivato – dice Sadiq – non ho avuto neanche il tempo di sistemarmi prima che arrivasse Lafferty: è stato in quel momento che sono iniziati i problemi. All’improvviso mi è stato detto che non potevo più usare lo spogliatoio della prima squadra. Mi dovevo cambiare con i bambini, poi qualche giorno dopo mi hanno anche vietato di parcheggiare l’auto all’interno del centro sportivo. Mi sentivo umiliato e continuavo a chiedere quale fosse stato il motivo di questo cambio di atteggiamento, ma non ho mai ricevuto risposta. Neanche Gerrard ha dato spiegazioni, né a me né ai miei agenti. Non ho mai ricevuto alcuna risposta. Una volta mi hanno multato di ventimila sterline per un mi piace su Instagram, è stato assurdo. E i Rangers – conclude il nigeriano – non mi hanno nemmeno pagato: devo ancora avere il mio stipendio di dicembre“.