Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Focus, da Monchi a Fienga: quando a congedare il Capitano ci pensa l’ultimo arrivato

La stranezza comunicativa in casa Roma nelle due decisioni più delicate

Francesco Totti è diventato un dirigente giallorosso, una volta smesso di giocare con la maglia della Roma.
De Rossi non sarà un dirigente giallorosso, almeno nell’immediato: il suo futuro è ancora in campo, ma non con la maglia della Roma. Due addii dolorosi e pesanti da comunicare, per una società come quella giallorossa, da sempre caratterizzata dal suo legame con la città e con i figli di Roma. In molti, vista la delicatezza del tema, si sarebbero aspettati che fosse il presidente Pallotta a darne conferma e annuncio delle scelte prese, altri avrebbero visto Baldissoni come figura credibile.

Invece la scelta fatta da Boston è ricaduta su due dirigenti al battesimo (di fuoco) nei loro incarichi nella Roma: la prima conferenza stampa di Monchi, nel giorno del suo insediamento a Trigoria, e la prima uscita da CEO di Guido Fienga.
Prima Totti, poi De Rossi ma vicino a loro non il presidente, bensì “l’ultimo arrivato” nel management, la figura meno “contaminata” rispetto alle altre.

Monchi:Non avrò grande influenza su questa stagione, non ho molto tempo essendo arrivato sul finale. Sono qui e sto pensando maggiormente al futuro piuttosto che al presente. Per quanto possa aiutare ora, sono a piena disposizione del Club, del gruppo e di tutti. Da quando ho messo piede in questa società mi sento una parte pienamente integrante del Club: è sulla base del presente che costruiremo il futuro”.

“Su Francesco dico solo che sono arrivato qui da una settimana e quello che so è che già c’era un accordo tra lui e la Società su un ultimo anno da calciatore e a partire dal prossimo come dirigente della Roma. Ora voglio guardare avanti e chiedo che Francesco sia il più possibile vicino a me per aiutarmi a imparare cosa è la Roma, perché lui è la Roma. Gli chiedo che mi stia vicinissimo se lo vorrà e se riuscirò a imparare solo l’1% di quello che lui conosce della Roma mi potrò ritenere fortunato. Baldini? Su di me ha influito la Roma. Baldini è stata la persona con cui ho parlato, la persona che aveva ricevuto il mandato di Pallotta per contattarmi, ma io non mi sono innamorato di Baldini, io mi sono innamorato della Roma”.

Presentazione Ivan Marcano
Nella foto: Monchi
(Foto Gino Mancini)

Fienga: “Vi abbiamo convocati per comunicarvi che ieri mi sono incontrato con Daniele e gli ho comunicato la decisione della società di non rinnovare il contratto a Daniele per l’anno prossimo. Ho espresso a lui il desiderio di averlo in organico nella società, per continuare la carriera nella Roma. Ho sperato, e ancora lo faccio, che Daniele voglia accogliere l’idea di starmi accanto, mi avrebbe fatto particolarmente comodo in un contesto nel quale l’azienda si è resa conto di dover fare delle scelte e rimediare ad alcune fatte in passato, per ripartire. Per lui questa proposta è sempre valida, per la Roma e per il management della Roma. Daniele ha espresso altre idee che rispettiamo e come lui sta rispettando le nostre. Impegno la società per le scelte future di Daniele”.

“La prima cosa che ho detto a nome della società, che rappresento da poco, mi rendevo conto e mi scusavo che questo tipo di discorso non fosse avvenuto prima. Ma come sapete quest’anno la società ha subìto diversi scossoni, soprattutto nei quadri dirigenziali e quindi chi doveva occuparsi di queste vicende è stato avvicendato e abbiamo avuto dei problemi. Quindi tutto questo è anche molto figlio di tutto quello che è successo durante l’anno, motivo per cui ben prima che si analizzasse nello specifico, mi ero impegnato con Daniele a raccontare nella maniera più trasparente possibile tutte le valutazioni che avrebbero potuto avere un impatto su questa decisione, decisione che non era stata presa. Nel momento in cui mi sono reso conto che non poteva esser presa una decisione di conferma perché ancora oggi non ci sono queste basi tecniche per cui si può impostare un programma, ma anzi c’è una assoluta consapevolezza di errori commessi recentemente e che devono esser sistemati, quindi di un’autocritica che sta facendo la società, ho spiegato a Daniele che la società non lo poteva considerare più come giocatore.

Lo riteniamo invece, anche dalle risposte che sta dando oggi, persona davvero pronto e matura per poterci aiutare a sviluppare e poterci riorganizzare quest’azienda. Daniele è dirigente già da un bel pezzo ma vuole continuare a giocare a pallone. Abbiamo un’idea diversa dell’aiuto che Daniele può dare ancora a questo club“.


Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Maglia numero 10 sulle spalle e scudetto vinto per il giovane giallorosso che il 28...

Mare, natura, grandi città e paesi natali: ecco una “mappa” dei giallorossi nei loro giorni...

Il tecnico giallorosso dopo Roma-Cagliari ha sottolineato come la Roma sfrutti poco le occasioni che...

Dal Network

  Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio,...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...
Il mondo del calcio si appresta a introdurre un cambiamento regolamentare di potenziale portata storica...

Altre notizie