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Chi è Chris Smalling, il gigante dal cuore d’oro. Biografia, carriera e caratteristiche (FOTO/VIDEO)

Dall’infanzia alla maglia giallorossa, una vita affrontata aggredendo le avversità

L’infanzia difficile di Chris Smalling, il sacrificio affrontato col sorriso

Christopher Lloyd Smalling nasce il 22 novembre 1989 a Londra, nel quartiere di Greenwich da mamma Theresa e papà Lloyd Smalling. Ha origini giamaicane e la sua famiglia ha da sempre insistito affinché il figlio si dedicasse allo studio prima che allo sport. Si perché di Chris Smalling ci raccontano che sin da quando era bambino era difficilissimo strappargli il pallone e che anzi, lottava ardentemente per riconquistarlo anche quando gli veniva sottratto. A soli 5 anni Chris perse il padre e la famiglia si trasferì da Greenwich a Kent.

A destra Chris Smalling all’età di 8 anni. A sinistra il fratello minore Jason Smalling, fotografati alla Ridge Meadow Primary School
Chris Smalling con la maglia del Millwall.

Sin dall’infanzia si è distinto per la sua educazione, modestia e determinazione. La sua curiosità lo portarono a praticare oltre al calcio anche il rugby (in cui si dice fosse particolarmente talentuoso), il basket e il judo (divenne cintura verde e campione nazionale della sua categoria). Poi però l’amore per il calcio prese definitivamente il sopravvento. Dopo la Primary School svolta alla Ridge Meadow, Chris Smalling passò alla Chatham Grammar School for Boys, dove ha iniziato a mixare lo studio con il calcio in modo costante: qui, a 9 anni, partì la carriera calcistica di Smalling con la maglia dei Walderslade Boys. A 10 anni giocò nel Lordswood per poi passare al Millwall già nel 2002 e diventare sin dal primo momento un punto cardine per la difesa nelle categorie giovanili.

Il calcio è letteralmente diventata la vita di Chris Smalling, ma nonostante questo è riuscito contemporaneamente a lavorare come cameriere in un albergo londinese poiché la madre non poteva continuare a mantenerlo. Chris ha portato avanti i suoi studi nel settore del turismo, della comunicazione anche economici ottenendo anche grandi risultati e togliendosi diverse soddisfazioni (tra cui gli A levels, cioè il miglior risultato scolastico inglese). 

Dal Maidstone United al Fulham e il primo incontro con la Roma

A 16 anni va a giocare nel Maidstone United e rapidamente passa dall’Under 18 alla prima squadra sorprendendo tutti gli addetti ai lavori nella Ryman League.  Con la maglia del Maidstone United Chris Smalling ha avuto lo sviluppo fisico più rilevante, arrivando all’altezza di 193 centimetri.

La sua stazza e il suo taglio di capelli tipicamente afro fecero si che il suo soprannome divenne “Shaft” (l’albero). Qui ha subito battuto un record strepitoso diventando il giocatore ad aggiudicarsi per più volte il premio di man of the match nelle serie minori inglesi. Questo record non è passato inosservato tanto che Middlesbrough, Charlton, Fulham, Chelsea, Reading e Arsenal misero gli occhi sul giovane Chris. Ma il ragazzo, in accordo con la madre, decise di approdare al Craven Cottage per una crescita graduale della sua carriera.

Il 1° luglio 2008 Chris Smalling approda dunque al Fulham e, dopo una prima stagione nella formazione giovanile viene fatto esordire in prima squadra nell’ultima giornata di campionato a 13 minuti dal termine nella sconfitta casalinga per 0-2 contro l’Everton il 24 maggio del 2009. La stagione 2009/2010 eccezion fatta di due presenze nella Reserve League South dove comunque disputa tutti e 180 i minuti a disposizione, ottenendo il suo primo cartellino giallo contro i gunners (sconfitta contro l’Arsenal Reserve 3-0 e nel pareggio per 3-3 contro il Chelsea Reserve) viene aggregato stabilmente alla prima squadra. Sotto il vigile sguardo di mister Roy Hodgson.

Chris Smalling con la maglia del Fulham.

Qui il destino di Chris Smalling si incrocia una prima volta con la Roma. Infatti il difensore britannico e il suo Fulham capitano nello stesso girone di Europa League dei giallorossi: il Gruppo E, insieme a CSKA Sofia e Basilea. Nel doppio confronto con la Roma però (terminato 1-1 in Inghilterra e 2-1 per la Roma all’Olimpico), Chris Smalling si limita ad assistere dalla panchina, giocando invece 90 minuti nelle restanti 4 partite del girone. In Premier League Chris Smalling conquista una maglia da titolare a partire dal 28 dicembre del 2009, per poi diventare sempre più inamovibile in una retroguardia non proprio eccezionale. Il Fulham terminerà al 12° posto il campionato e arrivò in finale di Europa League perdendo per 2-1 contro l’Atletico Madrid, ma eccezion fatta delle presenze nel girone Smalling non ha mai giocato nelle fasi finali del torneo. La sua stagione con il Fulham termina con 19 presenze, 1451 minuti giocati e 1 cartellino giallo.

La telefonata di Sir Alex Ferguson e i primi tre anni all’Old Trafford

Ma in quella stagione arriva la telefonata che cambierà per sempre la vita di Chris Smalling: quella di Sir-Alex Ferguson che chiese il permesso alla madre per portare il figlio all’Old Trafford. Il 27 gennaio i Red Devils acquistano per 8 milioni di euro il difensore del Fulham lasciandolo in prestito fino al termine della stagione. Mamma Theresa Smalling ricorda perfettamente la telefonata con Ferguson: “Ero scioccata. mi ha detto quanto fosse impressionato da Chris e come lo avrebbero trattato allo United. Non potevo crederci“.

Il fratello Jason Smalling, la mamma Theresa Smalling e Chris Smalling.

Dal 2010 inizia l’ascesa di Chris Smalling con la maglia dei Red Devils. Il suo esordio con la maglia dello United arriva l’8 agosto del 2010 nella vittoria per 3-1 contro il Chelsea nella Community Shield. Il primo campionato si chiude con 33 presenze tra Premier League e coppe segnando anche la sua prima rete nella massima serie inglese La sua seconda stagione è condita da 30 presenze tra campionati e coppe. In questi primi anni i suoi maestri al Manchester United sono stati senza alcun dubbio Rio Ferdinand e Nemanja Vidic che hanno fatto da chioccia al giovane Chris, che non è mai riuscito a diventare un punto imprescindibile della rosa dei Red Devils a causa di qualche amnesia di troppo e discontinuità di prestazione non indifferente.

E il 7 agosto 2011 sigla la rete che inizia la rimonta nella vittoria per 2-3 contro i cugini del Manchester City sempre in Community Shield. Nella stagione 2012/13 si trova ad affrontare un brutto infortunio: la frattura del metatarso. E’ stata sicuramente la stagione più dura della carriera di Chris Smalling che è riuscito a collezionare solo 22 presenze tra campionato e coppa non trovando mai la giusta continuità e condizione fisica.

Dal 2013 al 2016: rendimento altalenante e fascia da capitano

Continuità che invece trova nella stagione successiva (2013/2014) insieme al suo primo gol in Champions League nella netta vittoria per 0-5 sul campo del Bayer Leverkusen. Stagione difficile per il Manchester United che chiude fuori dalle Coppe Europee e nella stagione 2014/2015 Chris Smalling riesce a collezionare un ottimo bottino condito da 25 presenze e 4 gol in campionato, la sua stagione più prolifica.


Nella stagione 2015/2016 inizia ad indossare la fascia da capitano dello United, la prima volta avviene il 15 settembre del 2015 nella sconfitta per 2-1 nella trasferta di Eindhoven contro il PSV. In quella stagione Smalling è stato titolare inamovibile disputando ben 55 partite per un totale di quasi 5.000 minuti di gioco. Al termine della stagione il Manchester United vinse l’FA Cup.

Dal 2017 ad oggi: l’Europa League, la Coppa di Lega e la rottura con Solskjaer

Con Josè Mourinho nella stagione 2016/2017 perde questa continuità ma c’è grande rispetto tra i due e Chris Smalling disputa un campionato di tutto rispetto collezionando 36 presenze, 2 gol e 2 assist. Uno dei due assist arriva nella finale di Europa League vinta per 0-2 contro l’Ajax.

Lo stesso anno il Manchester United vince anche la Coppa di Lega e Smalling gioca la finale vinta per 3-2 contro il Southampton con la fascia da capitano al braccio. La stagione 2017/2018 è siglata da 46 presenze, 4 gol e 4 cartellini gialli. Una buona stagione per Chris Smalling che gioca da protagonista per tutta la stagione. Gioca per 90 minuti anche la Supercoppa Uefa però persa per 2-1 contro il Real Madrid.

Nella passata stagione, complice anche il cambio in panchina e l’arrivo di Solskjaer il Manchester United e Chris Smalling non hanno trovato una continuità di prestazione e rendimento tale da poter raggiungere gli obiettivi prefissati. Con l’arrivo del tecnico norvegese rimane clamorosamente ai margini del nuovo progetto dei Red Devils e con l’acquisto di Maguire il suo spazio si è ridotto al minimo, da qui nasce l’esigenza del calciatore di partire e giocare da protagonista altrove. Dal 2010 ad oggi, in 9 anni Chris Smalling ha conquistato 2 Premier League, 1 FA Cup, 1 Coppa di Lega, 1 Europa League e 3 Community Shield, frutto di 325 presenze tra campionato e coppe, più di 27.000 minuti giocato, 19 gol e 4 assist. Prima del debutto stagionale in Premier contro il Chelsea, Smalling scopre che è appena mancata la mamma di Gui, un ragazzino di 13 anni del Football Beyond Borders (un programma educativo per giovani cresciuti in contesti problematici, di cui il calciatore è un convinto sostenitore)Decide così di invitare Gui all’Old Trafford per il big match, lo United vince 4-0 e a fine gara al piccolo tifoso viene regalato un momento di foto e sorrisi con Pogba, David James e lo stesso Smalling. “Ho perso un genitore in tenera età e so l’impatto che può avere una cosa del genere. Gliel’ho detto, a Guy, che è stato il nostro portafortuna…”.

La Nazionale

Inoltre dopo appena 1 anno da giocatore del Manchester United Chris Smalling viene convocato nella nazionale inglese dove fa il suo esordio il 2 settembre del 2011 nella vittoria per 0-3 contro la Bulgaria. La sua prima rete in nazionale arriva il 2 giugno del 2016 contro il Portogallo. Smalling gioca con la maglia della nazionale in ben 31 occasioni ed è tutt’ora nel giro della selezione inglese e a caccia di una maglia per i prossimi europei.

Chris Smalling (maglia numero 2) esordio in nazionale contro la Bulgaria il 2 settembre del 2011.

Dalle caratteristiche tecniche e tattiche ai punti forti e deboli: irruenza e speed test

Chris Smalling grazie anche ad un fisico atletico e longilineo è dotato di una buona forza esplosiva che sprigiona nell’elevazione e nello scatto. Pericoloso nel gioco aereo, forte fisicamente, e rapido. Chris Smalling ha le caratteristiche ideali richieste da Paulo Fonseca. Difficile anche da saltare in dribbling in quanto Smalling è molto abile a resistere alle finte di corpo grazie ad una buona agilità. Predilige giocare d’anticipo sull’avversario ed è particolarmente aggressivo. Piede naturale il destro, non ha problemi a giocare nel centrosinistra o destra in difesa, ha ricoperto anche il ruolo da terzino destro ma è una variabile artificiale e poco naturale. A volte è troppo irruento e rischia il tackle e le scivolate anche in area di rigore.

Speed Test effettuato dallo staff di Solskjaer il 10 luglio 2019 e pubblicato in rete attraverso i social di Romelu Lukaku.

Un tabù da sfatare, Chris Smalling è lento? Assolutamente no. A testimoniarlo è lo Speed Test effettuato dal Manchester United di Ole Gunnar Solskjaer dove Chris Smalling si posiziona al sesto posto dei giocatori più veloci in rosa, meglio di lui hanno fatto solo: Diogo Dalot, Romelu Lukaku, Tahit Chogn, Marcus Rashford e Daniel James. Alle sue spalle ha messo giocatori come Ashley Young, Anthony Martial, Aaaron Wan-Bissaka e i colleghi di reparto.

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