Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Mkhitaryan: “Farò del mio meglio. Si viene ricordati soltanto se si vince”

L’ex Manchester United parla per la prima volta ai giornalisti, durante la conferenza stampa di presentazione

Si è svolta oggi a Trigoria la conferenza stampa di Henrikh Mkhitaryan, nuovo centrocampista della Roma. Ecco le sue parole: 

Parla Gianluca Petrachi.
Siamo qua per presentare Miki, come ama sentirsi chiamare. Siamo contenti di aver portato un altro giocatore di spessore internazionale. Sono convinto che la sua esperienza e la sua capacità tecnica possa portare livello qualitativo a tutta la Roma. Gli garantiremo sostegno, motivazione e voglia di giocare, che è quello che un giocatore sente di dover aver. La Roma e i suoi tifosi faranno sentire il loro calore.

Parla Enrikh Mkhitaryan.
Sono felice di essere qua. Prima di arrivare qua non è stata facile, ora è una nuova avventura. So perfettamente gli obiettivi del club. Farò il mio meglio per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi. Ho conosciuto compagni e allenatore, l’ambiente è molto bello.

Sulla posizione in campo.
Posso ricoprire tutte le posizioni d’attacco, conta essere utile per la squadra. La mia prerogativa è partire dall’esterno per accentrarmi. Metterò le mie qualità a disposizione del mister.

Durante il break delle nazionali ha incontrato alcuni dei nuovi compagni. Ci ha parlato?
Oggi è stato il primo giorno di allenamento. Ho parlato dopo la partita con l’Italia con Florenzi e dopo quella con la Bosnia con Dzeko. Le nazionali ora sono alle spalle ed è importante concentrarsi sulla prossima partita.

Cosa ti manca per aumentare il tuo apporto a livello di gol?
Prima di tutto in nazionale gioco più centrale e godo di più spazio, ma sono anche un finalizzatore. In Premier partivo in posizione più arretrata e per questo segnavo meno. Io voglio segnare più gol e realizzare più assist possibili.

Cosa ne pensi dello stile di gioco di Fonseca?
Ho seguito lo Shakhtar in Champions e campionato, gioca un calcio spettacolare e offensivo tenendo testa a grandi squadre. Spero che Fonseca possa fare lo stesso qua a Roma.

Senti la pressione della piazza? Come mai dalla Premier hai scelto di venire in Serie A?
Ho ricevuto molti messaggi dai tifosi ed erano contenti delle mie prestazioni. La Roma è una nuova esperienza, non mollerò mai e lotterò fino alla fine per aiutare la squadra. La pressione non mi spaventa, nelle grandi squadre è sempre così, hai gli occhi di tutti addosso, ma le critiche fanno parte del calcio. Ho 30 anni e so come gestirle. Ho scelto la Serie A perché è una grande occasione, sono qua per divertirmi e godermi il calcio.

Ha l’ambizione di tornare in Premier o pensa che l’Italia possa essere il suo futuro?
L’Inghilterra appartiene al passato, la Roma non è un passo indietro. Si gioca un grande calcio in Italia. Per me era il momento di cambiare e ho colto al volo l’occasione. Per un calciatore è importante aver piacere di giocare e non lo avevo più all’Arsenal.

Sul Var.
In alcune situazioni è utile in altre no, rende il gioco pesante e noioso. A volte capita di segnare e non si sa se esultare e le emozioni non possono essere le stesse. Nella partita con l’Italia il cartellino rosso ha cambiato le cose, ma è stato un errore in campo dell’arbitro. A volte sulla Var mi sento inglese, altre volte mi sento italiano.

Come mai l’Arsenal ha deciso di lasciarti andare in prestito?
Non faccio parte della dirigenza e non so perché mi abbiano fatto partire. Io volevo cambiare, sapevo che alla Roma avrei avuto più possibilità di giocare. Non è stato facile per loro lasciarmi andare in prestito, ora sono qui e voglio dimostrare il mio valore.

Pensi che avrai problemi a giocare a Istanbul per le tensioni tra il popolo turco e e quello armeno?
Non ci saranno problemi in Turchia, ci ho giocato tante volte. Quella con la Turchia è una vecchia storia ormai alle spalle.

Pensi che avrai bisogno di un periodo di adattamento per giocare in Serie A?
Per quella che è la mia età e la mia esperienza sono certo che non avrò problemi ad adattarmi anche grazie all’aiuto dei miei compagni. Ovviamente dipenderà anche da me, per il momento starà qua una stagione, il tempo corre e vorrò farlo in maniera più rapida possibile.

Pensi di poter partire già titolare domenica?
Ho parlato con Fonseca di diverse cose, nessuno può essere certo di giocare quando mancano 4-5 giorni. Domani farò il primo allenamento con la squadra, spetterà a lui. Io sono qua per vincere e dimostrare tante cose.

L’Europa League è un trofeo alla portata della Roma?
La stagione è appena iniziata, sono sicuro che un passo alla volta potremo raggiungere gli obiettivi. Tutti hanno grandi ambizioni, ci si ricorda dei calciatori per le vittorie. Sono certo che le mie ambizioni e quelle della Roma coincidano. Più avanti avremo idee più chiare sulle prospettive.

Cosa ti hanno lasciato i tuoi vecchi allenati e cosa pensi di poter apprendere da Fonseca?
Erano allenatori diversi con filosofie diverse. Uno offensivo, l’altro difensivo, ma ho imparato tantissimo. Ora voglio continuare a imparare, spero di imparare presto l’italiano per comunicare meglio con voi e con i compagni. Fonseca sarà una scoperta.

Subscribe
Notificami
guest

2 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Derby
La nuova maglia avrà un richiamato storico del club giallorosso, confermato anche dal nome della...
Sardar Azmoun
Come sta il centravanti iraniano dopo l'infortuno in Nazionale? I tempi di recupero dopo gli...
Azmoun, dopo l'infortunio rimediato in nazionale, dovrebbe fare una nuova risonanza magnetica nella giornata di...

Dal Network

  Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio,...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...
Il mondo del calcio si appresta a introdurre un cambiamento regolamentare di potenziale portata storica...

Altre notizie