Il classe ’99 in rete nelle ultime 4 di fila
Poco più di un anno fa, era il 3 novembre, Nicolò Zaniolo faceva la sua prima da titolare in campionato, a Firenze. La prima assoluta, qualche tempo prima, a settembre, il 19, addirittura sul campo del Real Madrid, in Champions. Quella Champions che oggi è costretto a inseguire, perché la Roma non c’è l’ha, perché a Trigoria – e non solo – se ne sente l’assoluta necessità, sia per prestigio sia per ragioni economiche.
La Champions oggi c’è, per quel terzo posto che però non è definitivo. Zaniolo ha quella faccia da Champions, perché lì è nato, perché in una notte è diventato re, con una doppietta al Porto, all’Olimpico, che ormai sente casa sua (“una serata dalla emozioni forti, che non mi toglierò mai dalla testa“). Zaniolo è un ragazzo giovane, per qualcuno un ragazzaccio (ma chissà che avrà combinato mai?), uno che prende strade sbagliate. Capello, ecco appunto, ne parlò in questi termini, fino poi, come ieri, tornare sui suoi passi. “Sono un ammiratore di Zaniolo, dico che è il più grande talento che abbiamo in Italia. Forse ho dimenticato di aggiungere il nome di Kean quando ne ho parlato. Ho avuto giovani che si sono persi, anche Cassano ha fatto le cassanate“, le sue parole a Radio Rai 1.
Da quella sera in cui il tecnico del terzo scudetto si lasciò andare a dichiarazioni non proprio piacevoli per Zaniolo, questi ha cominciato una corsa inarrestabile: Gol al Mönchengladbach, gol al Milan, gol all’Udinese e gol al Napoli. Ha smesso di prendere ammonizioni dopo le tre in quattro partite nel mese di settembre con Lazio, Bologna e Atalanta. Nicolò si è ripreso la Roma, che aveva un po’ mollato proprio da quella magica serata contro il Porto, il 12 febbraio scorso. Lo scrive Il Messaggero.