Bavagnoli: “I mondiali femminili hanno dato il via a un grande cambiamento”
Alle 18:30, alla Rinascente di Via del Tritone, inizierà l’evento “Sportweek Talk: lo sport visto dai protagonisti”. Presenti per l’occasione Vincent Candela, Elisabetta Bavagnoli e Rosalia Pipitone.
18:45 è iniziato l’evento. Cominciano le domande per i protagonisti. Di seguito, le loro dichiarazioni:
Domanda per Candela: il rapporto con Roma?
“Mi ha dato tanto, arrivavo dalla Francia ed ero giovane, sono cresciuto come giocatore, uomo e papà. Sono qui da 23 anni, ho vissuto più qui che in Francia. Ringrazio sempre la città e la società, c’è stato sempre un grande feeling con la gente, con il pubblico. Le mie quattro figlie sono nate a Roma, tifo Roma e mia moglie è di qui. Roma mi ha dato tanto e io ancora oggi provo a dare qualcosa ai tifosi che incontro e alla società. Il calcio è stata la mia passione più grande, avevo tanta voglia di giocare, ridere e creare gruppo, è il segreto per vincere”.
Domanda per Candela: la pressione dei tifosi rende più difficile vincere qui?
“Non penso, la pressione c’è ovunque e a tutti i livelli. La pressione ti fa sentire importante, è una questione di gruppo e di società”.
Domanda per Candela: che partita ti aspetti stasera?
“Una gara importante, non fondamentale, perché la Roma è prima nel suo girone, un pareggio o una sconfitta non sarebbe così grave. Il mister sta facendo un grande lavoro. Mi aspetto una bella Roma, il gioco del mister è piacevole da vedere”.
Domanda per Pipitone: come fa una bambina a voler diventare portiere?
“Io sono nata attaccante, durante una partita si fece male il portiere della mia squadra e io, essendo la più alta, e feci due belle parate. Da lì in avanti ho giocato come portiere”.
Domanda per Candela: ti è mai capitato di giocare come portiere?
“No, però anche io ho cominciato come portiere, poi piano piano mi hanno fatto scalare in difesa”.
Domanda per Bavagnoli: un giudizio sul lavoro di Fonseca?
“Sono rimasta colpita dalla filosofia, il senso d’identità che il mister ha portato alla squadra. Non dimentichiamo che la Roma ha avuto a che fare con diversi infortuni. Ha avuto bisogno di tempo, ma ora si vedono i frutti di un grandissimo lavoro, non solo in campo, ma anche al livello di mentalità”.
Domanda per Bavagnoli: hai ricevuto il premio per la panchina d’oro.
“Ho già dichiarato che il 50% del premio va ai miei collaboratori, sono fondamentali per il mio lavoro”.
Domanda per Candela: un giudizio sugli allenatori che hai avuto?
“Ne ho avuti tanti, il mio preferito resta Capello, sapeva gestire i grandi campioni. Mi lasciava fare tutto, aveva molta fiducia in me e io avrei dato tutto per lui in campo”.
Domanda per Elisabetta Bavagnoli: sorpresa dall’affetto dei tifosi verso la tua squadra?
“I mondiali femminili quest’estate hanno dato il via ad un grande cambiamento a tutto il cambiamento. Sono sulla panchina della Roma da un anno e mezzo e prima confidavo, a chi ci ospita questa sera, che la passione e la geninuità dei nostri tifosi è incredibile. Sarò sempre grata alla Roma per avermi dato la possibilità di sedere sulla panchina della squadra femminile. Ogni volta che entro al Tre Fontane e inizia l’inno della Roma è un’emozione incredibile, non sono romana ma provo grande emozioni. Faremo di tutto per poter dare sempre maggiori soddisfazioni a questi tifosi”.
Domanda per Rosalia Pipitone: la passione dei tifosi della Roma è qualcosa di diverso rispetto a quello che percepite in altri stadi?
“Il calore che dà il popolo giallorosso è difficile da trovare da altre parti. Io sono a Roma da 9 anni, giocavo prima nella squadra che poi è diventata AS Roma finalmente. Ho sempre conosciuto e vissuto il tifo giallorosso, è una marcia in più che poche altre squadre hanno. Da giocatrice, sentire il supporto dei tifosi è una delle cose più belle”.