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L’Edicola, Fonseca non si fida del match a Verona. Dubbio sulla fascia destra

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IL CORRIERE DELLO SPORTC’è un tifoso speciale con la Roma. Bella sorpresa: ad un mese dal rientro in campo, Bryan Cristante ha chiesto e ottenuto di partecipare alla trasferta a Verona. È un segnale chiaro dell’ottimismo ritrovato. Dopo l’ultimo consulto in Finlandia, Cristante ha avuto l’ok per accelerare il recupero e potrebbe presto rimettersi a disposizione di Fonseca. Dal 5 gennaio in poi, dalla partita contro il Torino, il centrocampista sarà arruolabile. Lo riporta Il Corriere dello Sport.

Una bella iniezione di fiducia e responsabilità per Chris Smalling che nella partita contro il Basaksehir è stato scelto da Dzeko come capitano al momento della sua sostituzione. Dell’inglese hanno impressionato la leadership e le capacità tecniche e se la Roma dovesse trasformare il prestito dal Manchester United in un trasferimento definitivo, lo spogliatoio batterebbe le mani a Petrachi. Il direttore sportivo ha offerto 12 milioni, la richiesta sfiora i 20. Molto dipenderà dalla volontà del giocatore che è comunque tentato di tornare in Inghilterra. La Roma aspetta, e spera. Lo riporta Il Corriere dello Sport.

Non pochi, considerando i disagi di una trasferta che implica un ritorno a Roma nella migliore delle ipotesi a tarda notte. La sfida più recente è stata caratterizzata da scontri tra le due tifoserie nei pressi dello stadio con il conseguente fermo di 21 tifosi giallorossi.

LA GAZZETTA DELLO SPORTEra il 22 agosto 2015, la Roma giocava contro il Verona, e Dzeko metteva per la prima volta piede in un campo di Serie A. Quella sfida finì 1-1 con Florenzi che replicò al gol di Jankovic. Da quel momento per il bosniaco sono passate 150 partite e 68 gol in campionato (95 totali). I precedenti contro i veneti sono abbastanza positivi: in quattro partite l’ex Manchester City ha vinto due volte e pareggiato le altre due, mettendo a segno anche due gol. Con Pellegrini in campo poi, la media gol dell’attaccante sale vertiginosamente, avendo segnato, con il numero 7 in campo, 6 dei suoi 8 gol in stagione. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

A preoccupare Paulo Fonseca sono soprattutto due cose: quegli undici gol subiti dal Verona che ne fanno la seconda miglior difesa della Serie A, e quello stile di gioco con marcature a tutto campo che ha già sofferto terribilmente contro l’Atalanta. Queste le sue parole in conferenza stampa riportate da La Gazzetta dello Sport: “La partita di Istanbul è passata, adesso dobbiamo pensare solo alla partita contro l’Hellas Verona. Devo dire che domani sarà una partita difficile, contro una squadra buona, molto veloce in fase d’attacco e molto aggressiva in difesa. Sono la seconda squadra con meno gol subiti. È importante dirlo, per questo sarà un gioco diverso rispetto ad Istanbul, è una partita difficile“.

IL CORRIERE DELLA SERADzeko esordì in Serie A proprio sul campo del Verona, era agosto 2015 e veniva da una brutta stagione al Manchester City da 6 gol in 32 presenze. Il gol di giovedì in Europa League contro il Basaksehir porta il bosniaco a quota 25 gol fuori dai confini nazionali con la maglia della Roma. Meglio di lui ha fatto solo Totti con 38Gli mancano 5 reti per arrivare a quota 100 in tutte le competizioni e solo 7 per raggiungere Montella. Al Bentegodi ha già segnato ma contro il Chievo. Lo riporta Il Corriere della Sera.

Dimenticare Istanbul. Questo è il messaggio che Paulo Fonseca ha voluto dare alla Roma alla vigilia della gara di questa sara al Bentegodi contro il Verona. Un match importantissimo per i giallorossi nella corsa per un posto in Champions, un’occasione da non fallire alla luce anche della vittoria di ieri dell’Atalanta contro il Brescia. Così il tecnico portoghese in conferenza stampa: “La partita di Istanbul è passata, adesso dobbiamo pensare solo alla partita contro l’Hellas Verona. Devo dire che sarà una partita difficile, contro una squadra buona, molto veloce in fase d’attacco e molto aggressiva in difesa“. Lo riporta Il Corriere della Sera.

IL TEMPOFonseca, un allenatore che non ama affatto il turnover spinto, sa che prima della partita con l’Inter ci sarà tutto il tempo per recuperare le energie.

IL MESSAGGERO Cengiz ci riprova. Poteva (e sperava) di essere titolare già nella sua Istanbul. Fonseca, però, ha preferito affidarsi al titolare Zaniolo, tra l’altro squalificato oggi a VeronaUna città, quella veneta, che per Under rappresenta qualcosa di speciale. Anche nella sua prima stagione in giallorosso, il turco ebbe un periodo difficile, legato all’ambientamento che si concluse proprio al Bentegodi. Contro i gialloblù arrivò infatti il primo gol in giallorosso: una liberazioneOggi spera in una chance dall’inizio. Se non accadesse, con Zaniolo squalificato, Mkhitaryan che per bocca di Fonseca non ha i 90 minuti nelle gambe e Florenzi che ascoltando il tecnico sembra relegato al ballottaggio a tre per il ruolo di terzino destro, qualche domanda – inevitabilmente – inizierebbe a porsela. Lo riporta Il Messaggero.

Il destino è là, fuori casa. La Roma si gioca tanto tra oggi e venerdì: a Verona contro l’Hellas e a Milano con l’Inter di quel Conte che la scorsa estate ha detto no proprio ai giallorossi, spianando la strada a Fonseca. La Roma ci sta prendendo gusto, visto anche l’ultimo risultato, guarda caso in trasferta, in Turchia nella notte di Europa League. Lì, la qualificazione è ormai (quasi) archiviata, ora c’è da dare uno strappo al campionato e alla classifica della Roma, buona ma non ancora eccezionale come vorrebbe il suo allenatore, che ama parlare spesso e volentieri di «ambizione e coraggio». Caratteristiche che servono specialmente quando sei lontano dall’Olimpico e le difficoltà, tendenzialmente, aumentano. Lo riporta Il Messaggero.

LA REPUBBLICA La Roma riprende da Verona la corsa ChampionsPaulo Fonseca non si fida, preoccupato che i suoi non riescano a concentrarsi subito sul campionato dopo la trasferta in Turchia. Queste le sue parole sul match: “Devo dire che la squadra è migliorata, è vero che abbiamo fatto una buona partita. È importante il ritorno di tutti i giocatori. Dobbiamo continuare a lavorare per imparare e migliorare molte cose. È vero che per me la squadra è stabile difensivamente, ma mi piace un gioco di miglior dominio sull’avversario. Non è facile qui in Italia, se vediamo la percentuale del possesso palla non è molto diversa tra le squadre“. Lo riporta La Repubblica.

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