Domani sera il big match tra Inter e Roma, tra Antonio Conte e Paulo Fonseca; due tecnici così diversi eppure stranamente così uguali
Sono passati mesi dallo sketch di Antonio Conte con Alessandro Cattelan, che in una busta scriveva il nome della squadra che avrebbe allenato quest’anno. In molti hanno pensato alla Roma, e sempre molti sono rimasti delusi quando lo stesso Conte disse che “non ci sono le condizioni”. Certo è vero, la Roma non lotta per lo scudetto, e la decisione di dare le chiavi della squadra a Paulo Fonseca si stanno rivelando per ora, corrette. Il tecnico portoghese in poco tempo ha saputo dare carattere alla squadra, imprimendo le sue idee di gioco e i suoi schemi.
Entrambi gli allenatori adorano il calcio offensivo, propositivo, e domani sera la partita tra Inter e Roma saprà regalare molte gioie agli amanti di questo sport. Ma i due mister differiscono anche molto, sia nella tattica che nella comunicazione: se Antonio Conte è più diretto, Fonseca è invece più “soft”. A livello tattico l’Inter poi è più diretta, Fonseca ha invece mollato l’ostinazione al calcio spettacolo ed ha cominciato ad adattarsi ai suoi avversari. Col Verona possesso palla basso e in questo modo non ha vinto soltanto al Bentegodi ma anche con Sassuolo, Milan, Udinese e Napoli, squadre di qualità diverse. Conte ha battuto la prima Roma di Garcia aspettandola quando tutti pensavano che avrebbe attaccato da subito. Saper cambiare è sintomo di intelligenza e il loro integralismo, semmai, è nel lavoro: grande personalità e sono due che non guardano in faccia a nessuno. Lo riporta il Messaggero.