Stallo nella vendita della Roma, ma la situazione del club giallorosso non permette di aspettare oltre
Tre offerte ricevute da Friedkin, nessuna risposta. E ora Pallotta, che ha perso l’appoggio dei suoi soci, deve ricapitalizzare da solo o vender i pezzi migliori. A marzo, con la vendita della Roma a un passo, l’epidemia di Covid-19 ha allarmato Dan Friedkin, che ha sgonfiato l’offerta iniziale facendola scendere a 595 milioni. Proposta a cui Pallotta non ha mai risposto. E’ allora che i soci del presidente giallorosso, alla richiesta di immettere altra liquidità, rifiutano e lasciano il tycoon di Boston solo. I revisori iniziano a temere il peggio.
Il Decreto Liquidità del Governo Conte permette di rinviare tutte le scadenze al 31 dicembre, dando ossigeno alla Roma, e Friedkin, vedendo le “apette” giallorosse girare per la città per aiutare le categoria più deboli, torna con prepotenza alla carica per acquisire la società. “Se Pallotta vuole vendere a valori diversi, noi ci siamo“. L’attuale proprietario giallorosso chiede 550 milioni (510 più 40 di aumento di capitale). Friedkin si ferma al 60%, ma Pallotta non ci sente. Ecco allora l’all-in: 490 milioni accompagnati da 85 di ricapitalizzazione, più riserve per altri 20 per un ulteriore finanziamento, per un esborso totale di 595 milioni. Ancora una volta, però, Pallotta non risponde. E il 26 maggio, da Houston, fanno sapere che Friedkin si arrende.
Ci sono diverse ragioni che spiegano lo stallo di Pallotta, che ogni volta che potrebbe cedere, decide invece di restare: innanzitutto la visibilità internazionale. Poi probabilmente per non essere esposto alle critiche dei soci per aver venduto al ribasso. Ultimo, e forse più importante, l‘affaire Stadio della Roma: l’impianto può offrire un’occasione di rilancio. A giugno però il bilancio sarà in rosso per oltre 100 milioni e per evitare il collasso Pallotta dovrà immettere soldi per riportare il capitale sociale nei limiti legali o vendere i calciatori, ovviamente al ribasso.
Pallotta potrebbe anche cercare un nuovo socio. Il presidente giallorosso starebbe trattando con Joseph DaGrosa, ex proprietario del Bordeaux. Ma pare che sia nato un movimento intorno al presidente del Coni Malagò… Lo scrive Repubblica.it.