L’esterno spagnolo ha giovato del cambio modulo di Fonseca, un paradosso visto che il tecnico portoghese ha preferito valorizzare la trequarti campo in un’area di gioco più centrale
Tra le prestazioni di un ritrovato Bruno Peres e il ritorno devastante di Nicolò Zaniolo, ruba l’occhio ma più in penombra anche Carles Perez. L’ex Barcellona ha messo la freccia sui compagni di reparto, soprattutto su Kluivert e Cengiz Under. Motivo? Con il nuovo 3-4-2-1 di Fonseca le sue caratteristiche lo adattano alla perfezione al nuovo modulo. Giocate semplici ma di qualità, tempi di inserimento, assist e tiri in porta. Perez, come mostrato anche dalla sottostante grafica, ha migliorato il proprio rendimento continuando a trovare assist importanti ma soprattutto il suo primo gol in Serie A.
La Roma post quarantena si è ripresentata in campo con il 4-2-3-1 da Roma-Sampdoria a Roma-Udinese. Poi il cambio con la difesa a 3 già nella sconfitta contro il Napoli, dove qualche segnale positivo dalla squadra era stato dato. A Napoli Fonseca non lo ha fatto scendere in campo e nella prima vittoria con la difesa a tre (contro il Parma), lo ha schierato per 7 minuti scarsi.
Maggiore spazio con il Brescia, partita vinta per 3-0 dalla Roma dove lo spagnolo trova anche il primo assist decisivo dopo lo stop al campionato. Panchina anche con l’Hellas Verona e cambio nel finale con l’Inter dove gioca per soli 7 minuti. Non una soluzione punitiva, il ragazzo ancora doveva ancora integrarsi al meglio nel nuovo modulo.
Chi non lo ha fatto per ora sono Justin Kluivert e Cengiz Under, compagni di ruolo che hanno raccolto molto meno dello spagnolo in questa ripresa di campionato. A dimostrazione di ciò arrivano i 78 minuti di gioco contro la SPAL e il suo primo gol in Serie A, firma su una prestazione importante in cui ha messo in campo esattamente ciò che chiede Fonseca nel nuovo ruolo da trequartista.
La crescita di Carles Perez è mostrata anche dal rating statistico ottenuto nella sua presenza in campo. La percentuale di passaggi riuscita (PP%) è cresciuta con grande continuità e lo spagnolo ha iniziato a cercare anche la porta con maggiore continuità dalla distanza. Un gol e un assist in 159 minuti di gioco con il nuovo modulo, il tutto accompagnato da un atteggiamento giusto fatto di “garra” e pressing alto sull’avversario. Insomma, nel nuovo modulo sembra proprio essere l’unico esterno ad essersi adattato al meglio.
