Le parole del difensore albanese
Marash Kumbulla, difensore della Roma, ha partecipato a un evento benefico presso l’ospedale Spallanzani di Roma, in rappresentanza della società giallorossa che ha consegnato doni al reparto Covid. A margine dell’evento, il classe 2000, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Teleradiostereo:
Vi siete già chiesti nello spogliatoio cosa è accaduto nel secondo tempo contro l’Atalanta? Vi siete dati delle risposte?
“Ne parleremo col mister. E’ vero che nel secondo tempo siamo calati, abbiamo fatto fatica. Davanti avevamo una squadra forte. Dobbiamo ripartire, non dobbiamo guardare solo indietro, altrimenti non miglioriamo mai. Non dobbiamo ripetere gli errori fatti”.
La Roma fa fatica quando bisogna alzare l’asticella. Sentite anche voi questa cosa è una casualità?
“Pareggiando con Juventus e Milan abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutte. Ieri nel secondo tempo è andata male, ma sicuramente ci rifaremo con le altre partite”.
Hai sentito l’impatto calcistico e umano del passaggio a una grande città?
“Inizialmente no, ero concentrato per la squadra. Mi sono messo subito a disposizione del mister. Non l’ho accusato molto, sono uno molto tranquillo. Mi piace stare a casa e stare calmo, quindi anche qui a Roma faccio quello che facevo a Peschiera”.
Sei arrivato in una squadra con un reparto difensivo molto importante: come ti sei inserito e cosa hai trovato di diverso nei metodi di allenamento di Fonseca rispetto a Juric?
“Sicuramente è diverso rispetto all’anno scorso, ma ho già imparato tanto. C’è solo da imparare da calciatori come Smalling, Mancini e Ibanez, quindi già adesso mi sento molto migliorato rispetto a quando sono arrivato”.
Cosa ti ha spinto a scegliere la Roma? E’ stato un colpo di fulmine?
“La Roma mi ha mostrato un forte interesse. Tifosi, società e allenatore mi hanno convinto subito. E’ successo tutto in fretta e non ho avuto alcun dubbio”.