I Maneskin, dopo il successo a Sanremo, raccontano le loro passioni al di fuori della musica. Derby nella band
Dopo la vittoria a Sanremo e la preparazione per l’Eurovision, i Maneskin raccontano le loro passioni al di fuori della musica.
Il frontman Damiano, come già noto, è grandissimo tifoso romanista, anche prima della loro esibizione sul palco dell’Ariston non ha potuto rinunciare a seguire la sua squadra del cuore che in quel momento stava giocando contro la Fiorentina. In un’intervista dichiara: “Io il Totti della musica? Magari! Non sono paragonabile a Francesco, amatissimo da tutta Roma. Oggi, se devo fare un nome tra i giocatori giallorossi, dico Gonzalo Villar perché ha l’età nostra, è un ragazzino che s’è fatto strada, non se l’aspettava, invece è titolare in Serie A a vent’anni. Sono queste le storie che mi entusiasmano“. Afferma, inoltre, che il calcio non è l’unico sport protagonista della sua vita, anche il basket ne fa parte. “Lo sport mi ha insegnato a rispettare le regole, a lavorare duro, a capire che se voglio raggiungere degli obiettivi devo fare dei sacrifici, niente cade dal cielo. Un atleta deve allenarsi e curare l’alimentazione se vuole raggiungere dei risultati, un medico deve studiare tanto per guarire le persone, un artista deve impegnarsi per coltivare la sua passione. Tutti guardano il traguardo, ma non il percorso, lo sport mi ha fatto capire l’importanza del processo”.
Se Damiano è un grande romanista, non possiamo dire lo stesso di Thomas: grande laziale. Sul loro rapporto racconta“Ci prendiamo in giro, ci insultiamo in amicizia, tanti sfottò”.
Ethan, il batterista, si differenzia dai due: ha giocato a tennis e praticato una scuola per attività circensi.
Victoria, la bassista, come si è potuto notare in un documentario ogni tanto si unisce al gruppo che gioca a calcio: “Ci siamo divertiti, da bambina mi piaceva molto il pallone, volevo fare la calciatrice, poi mi sono data ad altre passioni, allo skate e alla musica“