Parla il numero 10 del Tottenham
Sembra ad un passo dall’addio, desideroso di vincere campionati e coppe. Harry Kane parla della sua avventura al Tottenham, prima con Pochettino e recentemente con Mourinho. Ecco le sue parole sullo “Special One”.
“Erano completamente diversi, se devo essere sincero”, ha detto Kane a Neville quando gli è stato chiesto del modo in cui i due allenatori fanno le cose. “Solo nello stile di gioco, nel modo in cui si sono organizzati, nell’allenamento tattico che avremmo fatto. Ovviamente con Mauricio facevamo un sacco di lavoro in palestra, era tutto alla base della palestra, mentre Josè non era così ma ovviamente si aspettava che fossimo uomini e ci comportassimo come uomini in campo, di essere leader in mezzo al campo.
“Ad essere onesti, probabilmente quello che non ha funzionato del tutto con Josè è che non avevamo abbastanza leadership di cui avevamo bisogno in quel momento. Ovviamente il club era in una fase difficile, con Mauricio che viene esonerato, non è mai facile subentrare per un nuovo allenatore. Penso che con Jose ho avuto un ottimo rapporto, abbiamo avuto lo stesso punto di vista dal primo minuto. Penso che ci capissimo, avevamo una mentalità simile e il modo in cui vedevamo le cose in campo, fuori dal campo e la mentalità in allenamento erano simili”.
“Ancora una volta è un peccato che non siamo riusciti a vincere, ma ho avuto la fortuna di lavorare con Mauricio e Jose, sono due allenatori incredibili che mi hanno sicuramente aiutato nella mia carriera. Mourinho diceva:” Non voglio che tu lo faccia così, ma non era quello che pensavi di fare prima di tutto”. Josè era più in campo: “Questo è quello che dobbiamo fare, è così che dobbiamo impostare”.
“Jose ha così tanta esperienza nelle partite più importanti nei club più grandi e questo è ciò che intendo quando dico che avevamo una mentalità simile, nel fare qualsiasi cosa per vincere. E questo è il gioco. Jose voleva solo vincere” ha aggiunto Kane. “Questa era la mentalità che stava cercando di inculcare nella mente dei giocatori degli Spurs, fare di tutto per vincere e penso che, come hai detto tu, siamo diventati più intelligenti, ma forse c’erano dei rapporti che non funzionavano del tutto, ma dal mio punto di vista, è stato fantastico per me”.
