
Il centrocampista di Ostia e i giallorossi si sono separati dopo 616 presenze
Il 26 maggio 2019 Daniele De Rossi giocava contro il Parma l’ultima partita con la maglia della Roma cucita sulla sua pelle. Una storia iniziata nell’ottobre 2001, quando De Rossi, poco più che 18enne, esordiva in Champions League contro l’Anderlecht, mandato in campo da Capello. La storia di DDR con i giallorossi recita 18 anni, 616 presenze e 63 reti, oltre al rimpianto degli scudetti del 2008 e del 2010 che avrebbero dato al centrocampista di Ostia un titolo che avrebbe ampiamente meritato.
L’addio si è consumato non senza strascichi: la Roma ha annunciato con un tweet la separazione e il mancato rinnovo del contratto, spiegando poi che ne avrebbero voluto fare un dirigente: ne è susseguita una conferenza stampa di De Rossi che ha sottolineato più volte il fatto che si sentisse ancora giocatore e che non avrebbe intrapreso da subito una carriera dietro la scrivania. Ranieri lo ha mandato in campo contro i ducali e all’82′ lo ha fatto uscire, per la giusta standing ovation dell’Olimpico. Poi la cerimonia di addio nel post partita, tra le lacrime del numero 16 e della gente sugli spalti (e a casa). Nel corso dell’estate De Rossi si è accordato con il Boca Juniors e ha militato in Argentina fino al 6 gennaio 2020 quando, per motivi personali, ha rescisso il contratto ed è tornato in Italia dicendo definitivamente addio al calcio all’età di (quasi) 37 anni.
L’ultimo pallone giocato. L’abbraccio dei compagni e degli avversari.
E noi, tutti in piedi per Daniele ♥️#DDR16 #ASRoma pic.twitter.com/tla4sgqdcl
— AS Roma (@OfficialASRoma) May 27, 2019
