Il nuovo dirigente del Tottenham stava impostando il lavoro con il portoghese, poi la virata su Rino che già lo aveva superato per la Fiorentina
Rino Gattuso e Paulo Fonseca, legati a doppio filo alle scelte disarticolate dei rispettivi club. Gattuso litiga con la Fiorentina quando riceve la chiamata di Fabio Paratici da Londra. Perché ha capito che gli si è improvvisamente aperta la possibilità del Tottenham. Il tecnico calabrese era ormai convinto di accasarsi a Londra, invece anche questo affare salterà.
Anche Fonseca però non poteva immaginare di essere scaricato dal Tottenham, che lo ha cercato per la prima volta ad aprile. Il riferimento cronologico è significativo perché all’epoca Paratici ancora non si era insediato. Paratici trascorre due giorni con Fonseca sul lago di Como, pianificando le strategie e discutendo di ogni dettaglio. Lo rassicura sulla conferma di Harry Kane, per esempio, nonostante la volontà espressa del capitano di andare via.
Tutto fatto. Invece salta tutto. Spiegazione informale: ragioni fiscali determinate dal Decreto Crescita hanno frenato la trattativa all’ultimo centimetro. In realtà però è Paratici a cambiare rotta quando comprende che Fonseca vorrebbe giocare con il modulo preferito, il 4-2-3-1, e non con la difesa a tre. Inoltre, l’ex dirigente bianconero, ha avuto forti perplessità sui cambi all’interno dello staff di Fonseca. Con gli addii di Nuno Campos e del preparatore atletico Nuno Romano. Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport