La Roma riabbraccia Bryan da Campione d’Europa
Era il 14 maggio del 2019 quando Daniele De Rossi, in uno dei giorni più difficili della sua vita, quello dell’addio alla Roma in conferenza, aveva comunque trovato tempo e modo di rivolgere un pensiero a Bryan Cristante, seduto in prima fila, ma defilato sulla destra. Un po’ come in campo e nella vita: davanti sì, ma senza la voglia e la necessità di voler o dover emergere a tutti i costi. “Io ne voglio altri cento di giocatori così perché anche se non è nato a Roma… Ci mette l’anima, da romanista. Non è solo una questione di essere nati nella Capitale”. Cristante ha giocato l’Europeo, anche da protagonista: quasi sempre primo cambio a centrocampo, decisivo in finale con quella spizzata che ha portato al pareggio di Bonucci e quei centimetri e quel fisico che contro l’Inghilterra sono stati preziosissimi.
Messa in valigia la medaglia, salutati gli amici Azzurri a Roma, Cristante è tornato dalla famiglia, a Forte dei Marmi. Lo aspettavano le sue donne: la compagna Selene, che era a Londra a tifare per lui, le piccole Aurora e Victoria (4 mesi) e la sorella Sharon. In questi giorni ci sarà il battesimo delle sue gemelline ma, soprattutto, ci sarà tanto riposo perché dopo un mese e mezzo così intenso, fisicamente e mentalmente, Cristante dovrà ricaricare le batterie prima di una stagione che si annuncia altrettanto intensa.
Mourinho lo aspetta a braccia aperte (“il suo ingresso in finale è stato decisivo”, ha detto), si è complimentato con lui per la vittoria dell’Europeo e anche se, sulla carta, Bryan non partirà titolare la sensazione è che avrà davvero molto spazio nel corso dell’anno. Da centrocampista, nel suo ruolo. Anche perché a 26 anni è nel pieno della maturità umana e professionale, oltre al fatto che è un giocatore integro fisicamente perché molto attento all’allenamento e alla vita privata. E a settembre, dopo il mercato, è possibile che arrivi anche il rinnovo di contratto fino al 2025. Si legge su “gazzetta.it”.