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I tifosi, i compagni e Mourinho: il nuovo Zaniolo scalda Roma

Il recupero dall’infortunio, la paternità, le scintille in amichevole, la perla contro il Debrecen: un’estate al massimo per il talento giallorosso

Qualche giorno fa Nicolò Zaniolo era in tendenza sui social per questioni legate alla vita privata: lo sfogo dell’ex fidanzata, la nascita di suo figlio. Da ieri, invece, di Zaniolo si parla (non solo a Roma, dove i tifosi lo hanno sempre amato e molto molto tutelato) solo per lo splendido gol contro il Debrecen. Ripartenza e tocco sotto con il sinistro, una rete bellissima e, soprattutto, una forma fisica che cresce di partita in partita. Così come la sua maturità: Zaniolo, in queste settimane per lui non semplici, in cui a tratti è stato anche nervoso, ha sentito intorno a sé l’affetto dei compagni (Dzeko, Pellegrini e Mancini su tutti), della famiglia e del suo staff e soprattutto di Mourinho. Se c’è da essere duro Mou lo è, se c’è da difenderlo con i giocatori della Triestina lo fa.

Un piccolo retroscena: se in campo al Nereo Rocco il portoghese aveva mostrato disappunto per la reazione di Nicolò all’ennesimo fallo, perché i campioni devono essere più forti di tutto, al 90’ si è presentato in prima persona, tra lo stupore generale, a chiedere conto del trattamento ricevuto dal suo giocatore. Un gesto che ha colpito Zaniolo, consapevole, ancora di più, che Mou può essere l’allenatore che gli cambierà la carriera. Lui ci sta mettendo tanto del suo: sta studiando per prendere la patente, fa un uso più consapevole dei social, ha sposato alcune cause benefiche molto importanti di cui per ora non vuole parlare pubblicamente, sta cercando di capire quale sia il modo migliore per approcciarsi alla paternità dopo le difficoltà di questi mesi e, soprattutto, sta sentendo vibrazioni positive dal campo. Il mese di allenamenti a Pontremoli gli ha fatto benissimo, si è presentato in condizioni eccellenti a Trigoria, ha seguito alla lettera il piano nutrizionale preparatogli da Roma e si è allenato benissimo. Mourinho lo vede trequartista ma anche falso 9, lui si è messo a disposizione.

L’unica cosa che ancora gli manca è la condizione, il ritmo, ma è inevitabile dopo tanta inattività. Dopo le partite è molto stanco ma lo staff della Roma è convinto che in 15-20 giorni sarà alla stessa condizione degli altri. Adesso salirà la qualità degli avversari (Porto, Siviglia e Betis), ma salirà anche la fiducia e verrà meno il timore di farsi di nuovo male. Nicolò in nove mesi si è rotto entrambi i crociati, sarebbe non umano non pensarci o non avere un po’ di paura. Ma il ragazzo sa che si può superare tutto, anche le ginocchia fragili. Glielo ha insegnato un signore con cui ieri ha pubblicato una foto. Quel signore si chiama Roberto Baggio. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

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