Il terzino non ha intenzione di restare alla Roma
Florenzi e la Roma, separati in casa, che lo si voglia o no. Il giocatore considera chiusa la sua storia con la Roma e non vuole minimamente tornare sui suoi passi; la società giallorossa non ha intenzione di far cambiare idea al giocatore, che percepisce inoltre un ingaggio da undici milioni lordi in due anni.
Eppure un esterno basso farebbe comodo a Mourinho, che ha quattro centrali difensivi per due maglie, sei centrocampisti per due-tre posti, quattro esterni offensivi sempre per due casacche e due centravanti, di cui uno solo sarà il titolare. Sulle fasce difensive, invece, lo Special One dispone di Karsdorp e Reynolds da una parte, e di Vina e Calafiori – in attesa che Spinazzola torni in campo – dall’altra. Florenzi, quindi, potrebbe far comodo più a destra che a sinistra, e, in particolar modo, consentirebbe ai giallorossi di non tornare sul mercato per acquistare un nuovo esterno, data la duttilità del giocatore.
E invece la rottura sembra insanabile. Le parti si sono dette addio poco prima dell’avvento del Covid-19, ma l’ex numero 24 giallorosso è partito solamente in prestito tra Valencia e PSG, tornando di fatto al punto di partenza. Ora manca l’acquirente: nessuna squadra è infatti intenzionata a comprare il calciatore, ma l’agente Alessandro Lucci sa come muoversi sul mercato. Nonostante la voglia di partire, il terzino potrebbe comunque raggiungere i suoi compagni, che attualmente sono in ritiro in Portogallo. La permanenza a Trigoria per allenarsi a parte insieme agli esuberi non è comunque una cosa da escludere. Lo scrive Il Romanista.