Terza di campionato per la Roma di Mourinho che torna all’Olimpico per sfidare il Sassuolo del neo tecnico Dionisi, una delle bestie nere dei giallorossi negli ultimi anni
Torna il campionato dopo la sosta per le nazionali, e la Roma ritrova il suo pubblico per la sfida contro il Sassuolo. Primo dei tanti impegni ravvicinati che impegneranno i giallorossi da qui fino alla fine dell’anno, contro una squadra che, soprattutto all’Olimpico, ha sempre messo in difficoltà la Roma. Conosciamo meglio il prossimo avversario della Roma.
Il cammino del Sassuolo
Quattro punti nelle prime due gare di campionato per i neroverdi, che dopo l’esordio vittorioso al Bentegodi di Verona con un rocambolesco 3-2, nella seconda giornata si sono infranti contro il muro blucerchiato della Samp di D’Aversa, pareggiando 0-0. Durante la sosta la squadra di Dionisi ha disputato un’amichevole contro la Cremonese perdendo per 2-0.
I nuovi innesti
Non sono molti i volti nuovi della squadra emiliana, molti dei calciatori che fanno parte della rosa di Dionisi sono dei ritorni dal prestito: Frattesi, Scamacca e Goldaniga su tutti.
Sono poi arrivati due nuovi innesti a centrocampo, entrambi in prestito: Matheus Henrique dal Gremio e Habdou Harroui dallo Sparta Rotterdam.
I pericoli principali
Il reparto offensivo è sicuramente il fiore all’occhiello della formazione di Dionisi. Nonostante l’addio di Caputo, rimpiazzato comunque dal ritorno di Scamacca, i neroverdi possono vantare una batteria di attaccanti (tra esterni, trequartisti e punte) da far invidia a molte squadre di primo livello. Oltre al solito Berardi, da anni trascinatore del Sassuolo, a prendersi la copertina negli ultimi mesi ci ha pensato Giacomo Raspadori. Il classe 2000 ha infatti esordito nel finale del campionato ’19/’20 e ha continuato nella scorsa stagione a sorprendere tutti, meritando la convocazione del ct Mancini per gli Europei. Raspadori è ormai una certezza per il Sassuolo, e può ricoprire di fatto tutti i ruoli dell’attacco grazie alla sua rapidità abbinata ad un’ottima qualità e una grande capacità di controllo palla nello stretto.
Come detto, ad alternarsi con il giovanissimo Raspadori nel ruolo di centravanti, c’è Scamacca. Un altro giovane italiano ormai nel giro della Nazionale, che in estate ha attirato l’interesse di diversi top club dopo la scorsa stagione al Genoa, ma che alla fine è rimasto nella rosa neroverde. Sulla trequarti non manca la rapidità e la tecnica, con Djuricic, Boga e Traorè che insieme a capitan Berardi garantiscono fantasia e qualità alla fase offensiva del Sassuolo. Attenzione anche al centrocampo, che nonostante la partenza di Locatelli rimane comunque molto competitivo, grazie al ritorno di Frattesi (che sembra aver convinto Dionisi) e all’arrivo del brasiliano Henrique.
Lo stile di gioco del Sassuolo di Dionisi
Non si è ancora visto molto in queste prime uscite ufficiali delle idee di calcio del tecnico toscano. L’ex Empoli ha infatti mantenuto lo scacchiere di De Zerbi che tanto ha fatto bene negli ultimi anni, dando continuità alle cose positive lasciate dal neo allenatore dello Shakhtar.
Unica novità nella fase difensiva, tema tattico sul quale Dionisi sembra esser intervenuto chiedendo ai suoi maggiore prudenza e schierando una linea più bassa e meno coraggiosa rispetto al passato. C’è ancora tempo per vedere all’opera le idee di Dionisi, che è entrato intelligentemente in punta di piedi in una squadra che funzionava molto bene e che per tre anni ha espresso un bel calcio sfiorando l’Europa.
La probabile formazione
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli, Toljan, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Frattesi, M. Lopez; Berardi, Djuricic, Boga; Raspadori.