Quarto impegno in campionato per la Roma di Mourinho, che vuole continuare a viaggiare a punteggio pieno dopo i primi 3 successi. I gialloblù al Bentegodi hanno bisogno di fare punti, non avendone ancora collezionati sotto la gestione Di Francesco
La Roma riprende il suo cammino in campionato con una trasferta, dopo aver giocato due gare consecutive all’Olimpico (contro Sassuolo e CSKA Sofia), su un campo insidioso e contro una squadra che è ancor ferma a 0 punti in classifica, e ha cambiato molto presto la guida tecnica. Conosciamo meglio il prossimo avversario della Roma.
Il cammino del Verona
Facile fare i conti in casa Verona, chiedere ad Eusebio Di Francesco che si è visto allontanare dalla panchina scaligera dopo soltanto tre giornate. Sono arrivate infatti 3 sconfitte contro Sassuolo, Inter e Bologna. Non tutte meritate, ma la squadra veneta, anche causa cessioni, ha perso un po’ di quello smalto che aveva sotto la guida tecnica di Juric. L’unica vittoria stagionale è arrivata in Coppa Italia contro il Catanzaro.
I nuovi innesti
Non sono tantissimi i volti nuovi in casa Verona, su tutti spiccano i colpi nel reparto offensivo, con gli arrivi di Simeone e Caprari. In mezzo al campo è stato riscattato Ilic dal Manchester City (lo scorso anno era in prestito), ed è arrivato Hongla dall’Anversa.
Due calciatori riscattati anche nella retroguardia: si tratta di Magnani e Ceccherini, rispettivamente da Atalanta e Fiorentina. In prestito sono arrivati Frabotta e Sutalo. Per sostituire Silvestri tra i pali i gialloblù hanno scelto Montipò.
I pericoli principali
Antonin Barak è certamente l’uomo in più del Verona, a maggior ragione dopo la partenza di Zaccagni. Il ventiseienne ceco nella scorsa Serie A ha totalizzato 7 gol e 3 assist, eguagliando la sua stagione d’esordio in Italia con la maglia dell’Udinese (lì gli assist furono 4).
I gialloblù possono vantare due esterni di corsa niente male come Faraoni e Lazovic, che garantiscono rapidità e qualità alle fasce del Verona. Proponendosi con continuità in fase offensiva ma mantenendo alta l’attenzione anche in ripiegamento. Sono due calciatori, soprattutto Faraoni, che possono mettere in difficoltà il loro avversario di turno in qualsiasi tipo di partita.
Lo stile di gioco
Difficile dire con certezza come Tudor cambierà il Verona, dopo l’esperimento fallito con Di Francesco la società scaligera ha preferito fare un passo indietro con un tecnico meno estremista nelle idee di gioco. Chiaramente non sarà facile neanche per l’ex Udinese recuperare la brillantezza che garantiva Juric, ma il neo tecnico potrebbe sfruttare meglio rispetto al predecessore il lavoro dell’allenatore del Torino.
Confermato il 3-5-2 di partenza, ma torneranno il pressing forzato e il recupero alto del pallone. Davanti spazio ad un attaccante di peso vicino ad una seconda punta, abbandonata l’idea di vedere il “falso nueve”. Tameze può tornare protagonista e attenzione anche al cambio in porta.
La probabile formazione
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Gunter, Magnani; Faraoni, Ilic, Hongla, Lazovic; Barak, Caprari; Simeone.