Le parole dell’ex vice allenatore di Paulo Fonseca nel biennio in giallorosso
Nuno Campos ha accompagnato Fonseca nella sua avventura alla Roma(e non solo) come vice allenatore, ma ora da poche settimane siede come tecnico sulla panchina del Santa Clara in Portogallo. In esclusiva ai microfoni di TMW ha parlato di come ha battuto il Porto di recente, in vista della sfida che attende il Milan questa sera. Ma il portoghese ha anche ricordato l’esperienza nella Capitale. Ecco le sue parole:
“Abbiamo messo in campo quello per cui ci siamo preparati duramente, per cui ci prepariamo ogni giorno non ho cambiato la nostra strategia di gioco, l’unica vera differenza è che giocavamo contro il Porto. Magari abbiamo aggiunto dei piccoli dettagli, come sempre molto di quel che fai dipende dall’avversario”.
Ecco, se dovesse dare a Pioli un consiglio?
“Non lo farei. Per due semplici ragioni. La prima è che sono portoghese: spero che questa sera vinca il Porto. La seconda è che Pioli è un allenatore fantastico, non ha certo bisogno dei miei consigli. Sa benissimo quello che deve fare”.
Parliamo del Milan, allora. Lo ha affrontato con la Roma, si aspettava questo miglioramento esponenziale?
“Avevamo capito che era una squadra destinata a crescere. Può succedere di tutto, quando hai un ottimo allenatore e giocatori di qualità. Non sono sorpreso”.
Questa è la sua prima stagione come allenatore in prima. Cosa aspettarsi?
“Ho le idee chiare, voglio costruire una squadre che sappia giocare un calcio che la gente si ferma a guardare. Se raggiungiamo gli obiettivi che ci prefiggiamo, possiamo vincere tutte le partite. Voglio che le mie squadre dominio il gioco, con tanto possesso palla. Sarò felice solo quando la mia squadra giocherà un calcio offensivo attraente”.
Con Fonseca, ha allenato per diverse stagioni all’estero. Come ha ritrovato il massimo campionato portoghese? Il gap con i Big5 è così ampio?
“È un campionato di altissima qualità. La differenza coi Big5, secondo me, non riguarda la qualità, né degli allenatori né dei giocatori, ma tutto quello che circonda questi campionati. Parlo dei media, dell’ambiente, dei soldi: sono questi a fare la differenza, non la qualità”.
Ultimo passaggio sulla Roma. Che ricordi si terrà dentro?
“Ho amato lavorare per la Roma. Per il club, per la città, per i tifosi. È una grande società, è stato un onore poter rappresentare i giallorossi. È un grande orgoglio per me poter dire di aver rappresentato la grande Roma”.