Dopo la sosta per la nazionale (col brivido playoff ) riparte il campionato: i giallorossi devono ritrovare equilibrio, poi ci sarà un caldo gennaio
Questo fine settimana riparte il campionato. Dopo la sosta per la Nazionale, che dovrà disputare gli spareggi per accedere al Mondiale a fine marzo, tornerà in campo, a Genova domenica sera, anche la Roma di Josè Mourinho. L’ultimo blocco di partite è stato veramente molto duro, con i giallorossi, complici anche alcuni episodi arbitrali clamorosi, hanno raccolto ben poco: in campionato 3 sconfitte (Juventus, Milan e Venezia), 1 pareggio (Napoli) e la sola vittoria in rimonta a Cagliari (1-2).
Molto amara anche la parentesi di Conference League, con i giallorossi che hanno subìto 6 gol in Norvegia e, nella gara dell’Olimpico sempre contro il Bodo/Glimt, non sono andati oltre il 2-2 (anche qui ricordiamo come ci fossero due rigori netti per i giallorossi).
Il prossimo blocco, quello che inzierà contro il Genoa di Shevchenko domenica sera, vedrà 9 partite durissime per gli uomini di Mourinho: 7 gare di campionato e le 2 di Conference League contro Zorya e CSKA Sofia. Inoltre, durante questo ciclo di partite, la Roma chiuderà il cerchio degli scontri diretti per quel che concerne il girone d’andata, affrontando l’Atalanta di Gasperini e l’Inter di Inzaghi.
Si arriverà alle vacanze di Natale con un quadro molto più chiaro, che ci dirà, in maniera molto netta, per quale obiettivo vedremo competere la Roma in questa stagione.
Cosa da non sottovalutare il calendario “asimmetrico”. Infatti gennaio sarà bollente non solo per il mercato, ma anche per le gare da disputare. Quest’anno, come annunciato già dalla Lega, il girone di ritorno non rispecchierà quello d’andata.
Questo farà si che la Roma, tra il 6 e il 9 gennaio, affronterà prima il Milan a Milano, poi la Juventus qui allo Stadio Olimpico. Josè Mourinho dovrà trovare al più presto l’antidoto contro i big match, altrimenti rischia di crearsi troppa distanza tra la Roma e il quarto posto, dati i due scontri diretti così importanti e così ravvicinati.
Alla Roma manca qualità
Le statistiche della Serie A sono sotto gli occhi di tutti: la Roma è una delle squadre che attacca e che tira di più, ma meno del 30% delle conclusioni centrano lo specchio della porta. I giallorossi sono primi in Serie A per tiri effettuati, ma gli uomini di Mourinho (l’altra faccia della medaglia), sono addirittura penultimi per percentuale di tiri nello specchio della porta. In conclusione: la Roma tira moltissimo ma, nella maggioranza dei casi, malissimo.
…Ma gli episodi hanno avuto un grande peso
Il giocar male e gli errori arbitrali sono due rette parallele e, ovviamente, non si incontrano mai. Dal cartellino rosso di Rapuano a Pellegrini nei minuti finali di Roma-Udinese, che ha costretto il capitano giallorosso a saltare il derby, la Roma è stata oggettivamente penalizzata. Ovviamente è sbagliato soffermarsi solo ed esclusivamente sugli errori arbitrali, riducendo il tutto ad un semplice “Si perde per l’arbitro”.
Ma, in questa prima parte di stagione, la Roma ha dovuto lottare sempre con decisioni arbitrali avverse. I giallorossi vorrebbero rivendicare il diritto di giocar male ma portare lo stesso il risultato a casa ma, purtroppo, finora non gli è stato concesso. Gli episodi contano. Ciò non toglie che la Roma abbia precisi limiti e carenze, fatto altrettanto oggettivo.
Ma, con direzioni di gara normali, anche una Roma di Mourinho estremamente in difficoltà, sarebbe prima nel girone di Conference (nonostante la vergogna di Bodo) e, in Campionato, avrebbe sicuramente qualche punto in più. Nel regolamento del gioco del calcio non c’è nessun paragrafo che recita: “I rigori te li devi meritare, se giochi male non puoi lamentarti”.
Un gennaio bollente: Pinto e Mourinho in sintonia
Ieri Tiago Pinto ha ribadito, per l’ennesima volta, come fra i due connazionali, e tra Mourinho e la proprietà, ci sia assoluta sintonia e condivisione. Il tecnico, specie dopo Venezia quando ha parlato di Bruno Peres e Juan Jesus, vorrebbe alzare l’asticella per rendere la Roma sempre più competitiva.
Le carenze della rosa della Roma sono oggettive ed innegabili, resta soltanto da vedere se gennaio sarà un nuovo ed anticipato agosto, oppure i grandi affari verranno rinviati al calciomercato estivo. Probabile anche una via di mezzo: cioè prendere qualche interessante pedina in inverno e poi, quest’estate, continuare a costruire aggiungendo altri mattoni alla rosa della Roma.
In queste ultime ore il giocatore più vicino alla Roma sembra essere il terzino del Manchester United Dalot, con gli inglesi che sembra abbiano aperta alla modalità del prestito con diritto di riscatto, fissato a circa 15milioni di Euro. Sarebbe un ottimo elemento per la fascia destra, che permetterebbe a Reynolds di andare in prestito e a Karsdorp di poter tirare il fiato.
Anche qualora non si concretizzasse questa operazione, la cosa fondamentale è che si capisca a pieno l’importanza del mercato di gennaio per rinforzare la rosa. In modo tale che si possano far riposare i titolari, avendo valide alternative in più nella rosa, continuare il processo di rafforzamento della squadra e, soprattutto, per non “far stancare Mourinho“.