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Mourinho: “Abbiamo giocato bene dominando nel possesso. A Felix ho promesso un paio di scarpe”

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match

José Mourinho ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la vittoria sul campo del Genoa. Queste le sue parole:

Partiamo dall’immagine di Felix che viene ad abbracciarla

“Io gli avevo promesso di comprargli un paio di scarpe che gli piacciono e costano tanto e lui è venuto lì a dirmi di non dimenticarmi. Domani mattina vado a comprarle. Mi dispiace per mister De Rossi che non lo avrà a disposizione domani”.

Che partita è stata?

“C’è stata qualità di gioco e dominio, abbiamo avuto possesso palla, tanti hanno giocato bene, ma secondo me Mkhitaryan ha avuto un ruolo chiave, ha fatto una partita fantastica. Mancava un po’ di verticalità, nel secondo tempo loro si sono abbassati di più e in quel momento ho pensato a Felix, che ha un profilo diverso e ho pensato che poteva aiutare tanto. La squadra ha giocato bene”.

Qual è stata la prima cosa che ha pensato quando ha visto Felix?

“Loro lavorano vicino a noi, in un campo sintetico perché non ne abbiamo tanti naturali e questo è un handicap per la crescita dei giocatori. Lui e altri 4-5 vengono da noi e quando l’ho visto mi ha impressionato la sua freddezza davanti alla porta. Non è un fenomeno tecnicamente, ma in quel momento davanti alla porta è freddo e molto bravo. Poi anche il suo fisico e la sua umiltà. Spesso nelle nuove generazioni ci sono ragazzi che pensano di sapere tutto e non hanno umiltà, lui è l’opposto. Mangia la mia conoscenza e quella degli altri giocatori. Mi dispiace solo per mister De Rossi che perde Felix, ma sarà contento anche lui per il ragazzo”.

La Roma ha fatto una partita seria e giusta in un match che non era scontato. Anche El Shaarawy ha offerto buoni spunti…

“Felix quando è entrato ha cambiato la dinamica del gioco. Ha trovato una squadra che aveva corso tanto, abbiamo avuto sicuramente una percentuale altissima di possesso palla. Abraham e Shomurodov anche senza segnare hanno fatto molto lavoro per la profondità, Karsdorp ha giocato molto bene. Anche El Shaarawy come dicevi tu ha fatto un grande sforzo da quella parte, per adattarsi a questo modo di giocare, lui è un’ala pura e ha fatto un lavoro fantastico per noi. Felix ha dato alla squadra un’intensità diversa, Shomurodov stava finendo la benzina e lui ha dato un’altra marcia alla squadra. Ho sempre pensato che potevamo vincere la partita, ma in alcuni momenti ho pensato che avremmo potuto anche pareggiarla e sarebbe stato molto frustrante. Contro il Venezia abbiamo fatto una buona partita ma abbiamo portato a casa una serie di risultati non positivi, quindi i giocatori sentivano la pressione”.

Zaniolo come sta? Perché non ha giocato? Dove lo collocherebbe in questo modulo?

“Questa squadra non è stata costruita per giocare in questo modo. La stessa domanda vale per Carles Perez, El Shaarawy e Mkhitaryan, ma alla fine con le difficoltà che abbiamo dobbiamo trovare il modo di adattarci. La miglior posizione per Nicolò in questo modulo è con uno dei due attaccanti, ma con più spazio per giocare. Oggi il Genoa aveva la pressione della situazione, anche un punto sarebbe stato buono per loro e quindi non c’era molto spazio, ho messo Felix per questo. Mi ha colpito che comunque tutti i giocatori in panchina hanno festeggiato per i gol, Zaniolo in panchina poteva avere un atteggiamento diverso invece ha esultato e ha dimostrato di essere parte della squadra. Sicuramente giovedì o domenica avrà la possibilità di giocare perché è un bravo giocatore”.

La vedo più sereno, è vero?

“Sono sereno perché ho vinto. Abbiamo lavorato molto bene questa settimana, in conferenza stampa ieri ho detto che il lavoro era andato nella spazzatura però non era vero perché ho fatto un cambio con Veretout, nella posizione in cui dovrebbe giocare Cristante, e ho messo Mkhitaryan perché pensavo che con la sua esperienza poteva farlo. E’ mancato solo il gol a Miki, ma ha giocato tanto, secondo me è stato il migliore in campo. Sono molto contento, oggi è uno di quei giorni che vai a casa e ti senti bravo perché tutto quello che hai pensato è andato bene”.

Com’è stato ritrovare Shevchenko?

“Ci siamo parlati prima della partita, mi ha fatto un bellissimo regalo, tradizionale per il calcio inglese che è il vino rosso dato dall’allenatore che gioca in casa. Abbiamo parlato per tanto tempo. Mi dispiace per lui, un giorno quando lui vincerà contro di me sarà contento per sé stesso e un po’ dispiaciuto per me. Oggi per essere allenatore devi essere un po’ pazzo, lui lo è ed è innamorato della sfida”.

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