L’inglese ha convinto tutti, anche Southgate
Harry Kane? No, non ci siamo. Jamie Vardy? No, neanche lui. E neanche Raheem Sterling, altra stella del Manchester City e della nazionale inglese. No, a guidare gli attaccanti inglesi – che giochino in patria o in giro per l’Europa – è proprio Tammy Abraham, la stellina della Roma, colui che la scorsa estate era arrivato per far dimenticare Edin Dzeko e dopo otto mesi sembra giù essere riuscito nell’impresa.
Già, perché far dimenticare in così poco tempo i 119 gol del bosniaco (terzo marcatore della Roma di sempre dopo Pruzzo e Totti) non era facile, ma Tammy ci è riuscito. Certo, per raggiungerlo dovrà segnare altri cento gol, ma intanto con i 19 che ha realizzato fin qui in giallorosso è l’attaccante inglese che ha fatto più gol in Europa.
Un dato che non è passato inosservato neanche al c.t. inglese Gareth Southgate, che proprio grazie alla Roma aveva iniziato a richiamare Abraham in nazionale nei mesi scorsi e che ora sembra intenzionato a portarselo anche al Mondiale che si giocherà in Qatar, tra novembre e dicembre.
Del resto, Tammy una decina di partite (e tre gol) con l’Inghilterra le ha già alle spalle, non sarebbe di certo un novizio, anche se togliere il posto a uno come Harry Kane (il centravanti di riferimento di Southgate) non sarà certo facile. Ma Tammy ci vuole provare, è ovvio, accontentandosi nel frattempo di essere la sua dolce alternativa, molto più di una semplice riserva. Considerando che l’Inghilterra di oggi balla tra il 4-3-3 e il 4-2-3-1, ci sarà posto solo per un centravanti. Ma di questo Abraham non si preoccupa, lo rende molto più orgoglioso il fatto di essere il miglior marcatore inglese di questa stagione. Lo scrive “La Gazzetta dello Sport”.