La squadra di Mourinho è la più virtuosa nel dar spazio ai giovani
La seconda esclusione consecutiva dai Mondiali costringe il calcio italiano ad alcune riflessioni. Da anni si parla dei modelli stranieri, dove i club non hanno timore di lanciare i giovani, potendo contare anche su metodi e strutture all’avanguardia. Analizzando le rose delle prime sette squadre della Serie A si ha la conferma che non si tratta soltanto di percezioni. Quattro club di vertice hanno una rosa composta per oltre il 70% di stranieri. Primeggia in questa classifica il Milan, che ne conta 20 per un’incidenza del 74.1%. A seguire ci sono Lazio, con 19 (73.1%), e la coppia Napoli-Atalanta, che condivide gli stessi numeri: 18 calciatori non italiani, il 72% della squadra. Anche la Roma ha 18 giocatori provenienti dall’estero, ma rappresentano soltanto il 64% degli effettivi a disposizione di Mourinho. L’Inter ne conta 17 (68%), mentre la Juventus ribadisce una tradizione molto “nazionalista” con 14, pari al 56%.
E’ di pochi giorni fa l’appello di Paolo Nicolato, commissario tecnico della Nazionale Under 21, riguardo l’impiego dei giovani: “Siamo partiti da una Under 21 che aveva giocatori di Serie A, tra poco andremo a cercarli in Serie C. È una tematica di cui dobbiamo tutti sentire la responsabilità. Non è un andamento che ci porterà grandi risultati. Nella nostra squadra in attacco non gioca più nessuno, qualcuno aveva iniziato, ma quando i campionati vanno verso i momenti decisivi i primi a rimetterci sono i ragazzi. Che poi noi consideriamo ragazzi anche gente di 22 anni, che non sono bambini. Giovani fino a quando?”. L’Inter ne è un esempio lampante: ha una media età di 30 anni, la più alta tra le prime sette della Serie A, con solo un giocatore under 23 ad aver collezionato più di cinque presenze, Alessandro Bastoni.
La più virtuosa in questo senso è la Roma. L’età media della rosa è di 25.1 anni, mentre ben otto calciatori rientrano nei parametri elencati sopra, di cui i primi cinque sono Under 20 e frutto del settore giovanile: Bove, Afena-Gyan, Calafiori, Zalewski, Darboe, Kumbulla, Zaniolo e Ibañez. Mentre la Roma si è creata i talenti in casa, il Milan ha preferito pescare dal mercato. Pioli ha dato spazio con almeno cinque presenze a otto giocatori con meno di 23 anni: Maldini (unico Under 20), Tonali, Kalulu, Pellegri (poi ceduto), Brahim Diaz, Gabbia, Leao e Saelemaekers, per un’età media di 26.7 anni. La Juventus ne conta sette: Kaio Jorge (Under 20), Kulusevski (passato a gennaio al Tottenham), De Ligt, Vlahovic, Kean, McKennie e Pellegrini e l’età media è di 27 anni. Napoli e Atalanta si confermano modelli analoghi anche in questa statistica, entrambe a 27.2. Lo scrive Gazzetta.it.