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Mourinho: “Siamo qui per prenderci la finale” (VIDEO)

Le parole del tecnico giallorosso in conferenza stampa



José Mourinho
ha parlato nella conferenza stampa di vigilia della semifinale d’andata in programma domani al King Power Stadium, dove i giallorossi sfideranno il Leicester City. Queste le parole del tecnico portoghese:

Ti sei sentito con Ranieri?

“Siamo amici, ma non ci siamo sentiti. A Leicester è un mito ed io ho allenato in quella stagione e ricordo quel momento. E’ romanista è di Roma e per lui sarà una partita speciale.”

L’ultima volta che è arrivato in semifinale non è stato in grado di arrivare in finale… Stavolta ha paura?
“No, possiamo vincere. Crediamo che per il lavoro fatto quest’anno per migliorarci meritiamo la finale. Il calcio a volte restituisce i meriti, affrontiamo una grande squadra. Ammetto che nella mia lunga carriera mi sono successe tante cose, ma Levy capisce molto di calcio.”

Un giudizio su Rodgers?

“E’ un grande allenatore. Gli auguro il meglio per il suo futuro, io ho vinto tanto, lui ha vinto in Scozia e titoli qui in Inghilterra e sta facendo un grande lavoro. Lo porterò nella mia memoria perché ci siamo divertiti molto”.

Che sensazioni ha nel giocare una coppa a questi livelli? Com’è il ritorno in Inghilterra?
“Domani giochiamo la partita numero 13, se non sbaglio, in Conference League. Abbiamo iniziato contro il Trabzonspor, di cui ho parlato bene dicendo che avrebbe vinto il campionato turco e lo sta facendo. Arriviamo in un momento dove affrontare il Leicester che è una squadra di Europa League, devi essere una squadra forte per qualificarsi in Europa League tramite Premier League. Noi siamo una squadra da Conference League, abbiamo sofferto tanto e pagato con punti giocando il giovedì e la domenica, meritiamo di andare in finale. Abbiamo due possibilità diverse per giocare l’Europa League, o arriviamo quinti o sesti in campionato o vinciamo la Conference League. Possiamo anche non raggiungere tutto questo e questo ti mette pressione, dubbi sulle prossime partite. Il Leicester non si deve preoccupare in Premier League, per noi è diversa perché siamo in corsa con Fiorentina, Lazio e Atalanta. È un momento duro per noi ma siamo motivati”.

C’è una favorita netta per questa partita?

“Ho fatto tante semifinali di tante competizioni, però dico sempre in maniera pragmatica e stupida che le quattro squadre che rimangono hanno il 25% di possibilità di vincere la competizione. Sono vent’anni che dico la stessa cosa, domani abbiamo il 50% di passare il turno e il 25% di vincere la competizione. Non penso se siamo più forti noi o loro, c’è tanto lavoro da fare nel calcio ma anche molto potenziale economico. C’è un limite che solo i soldi ti danno, la differenza tra il quinto e il sesto posto della Serie A con il decimo posto della Premier League esiste in maniera obiettiva e chiara. Se noi, però, miglioriamo come questa tutto può cambiare. Abbiamo perso 2-0 e 3-1 con l’Inter, però c’è stata una differenza tremenda nell’approccio, al di là di come finiremo il campionato e la stagione, siamo una squadra con un percorso che piace, che a noi tecnici fa piacere”.

Zaniolo giocherà con Abraham?

“Non voglio rispondere, sicuramente Rodgers non saprà come giocheremo e io altrettanto. Ma abbiamo finito 3-0 con la Lazio con una formazione teoricamente meno offensiva. Buon per me che sono tutti disponibili, ci dà la possibilità di giocare come vogliamo. Abbiamo soluzioni in panchina e non dirò molto altro. Ma se mi chiede se nella prima partita è mantenersi una possibilità per il ritorno, dico di no: giocheremo per vincere. E se perderemo come a Bodo, poi vedremo… Magari è il Leicester che con merito ci porta in una direzione tale da pensare alla vittoria al ritorno, ma domani non giocheremo con quest’ottica.”

Le inglesi giocano un ritmo molto alto…

“È la bellezza delle competizioni europee, penso che il confronto culturale tra le squadre sia molto bello. Ci sono principi culturali che sono diversi, compresi gli arbitri. Quello che fa la differenza per me è la possibilità di avere giocatori che tu non puoi avere, in Italia ci sono poche squadre che possono prendere giocatori inglesi. L’Inter avrebbe potuto battere il Liverpool ed è una cosa importante, se pensiamo ai giocatori offensivi del Leicester ne trovi 7-8 forti come Daka, Perez, Iheanacho, Barnes, Albrighton, sono tanti e hanno qualità e non parliamo di City o Liverpool. Culturalmente possiamo fare cose dal punto di vista tattico che possono creare problemi a chi ha più potenziale, il calcio ti dà più possibilità di battere squadre con più potere economico e calcistico. È una gara aperta, poi prossima settimana ci saranno 300.000 persone allo stadio, non so come entreranno”.

Avrebbe firmato per trovarsi a questo punto un anno fa quando è stato annunciato?
Certo, io ho detto dal primo giorno che questa è la mia competizione, la Conference League. Magari Rodgers non sente lo stesso, pensa che la sua competizione sia l’Europa League, ma questa è la nostra competizione. Ad agosto eravamo a Trebisonda a giocare un playoff, oggi giochiamo la partita numero 13, la sento mia come competizione. Abbiamo pagato con punti in Serie A, la Fiorentina ha perso con l’Udinese 4-0 ma perché? Hanno perso perché hanno fatto quello che non hanno fatto mai, cioè hanno giocato 4 partite in due settimane. Hanno giocato con la Juventus in Coppa Italia, hanno recuperato oggi e giocato due gare in campionato. Per non pagare in punti, devi avere 30 giocatori di livello, noi come la Fiorentina paghiamo i punti per strada. Dobbiamo prendere questa semifinale per lottare fino alla fine”.

Cosa significa questa semifinale per la Roma?
“È sempre importante fare una semifinale, in Champions League arrivano anche squadre che accumulano un certo coefficiente, spero che la Roma possa entrare in questa nuova Champions League. Se tu arrivi in semifinale, se non arrivi in finale significa poco”.

Cosa ne pensa di ten Hag al Manchester United?
“Non parlo di altri club, solo del mio”.

 

 

 

 

 

 

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