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ESCLUSIVA – Mladenov (ex all. CSKA Sofia): “Roma-Ludogorets? Con Mourinho passano i giallorossi”

Le parole in esclusiva dell’ex tecnico del CSKA Sofia

La Roma, come lo scorso anno, chiuderà il suo girone europeo con una squadra bulgara. Dodici mesi fa la posta in palio non era così importante (anche se la gara col CSKA Sofia valse il primo posto a sorpresa a scapito del Bodø/Glimt, poi ritrovato ed eliminato ai quarti), mentre oggi in ballo c’è la qualificazione al turno successivo. Ad affrontare Mourinho quel giorno sull’altra panchina c’era il suo amico Stoycho Mladenov, oggi DS del CSKA 1948 (nata dal fallimento del CSKA “originale” che però per la rifondazione aveva preso il titolo e strutture del Litex Lovech) e che aspetta con grande interesse la gara di questa sera all’Olimpico. Ecco le sue parole in esclusiva a Siamolaroma.it in vista del match:

Mister, stasera ci si gioca la qualificazione col Ludogorets che parte in vantaggio: si aspettava questo scenario?

“Nel calcio mai dire mai, nulla è impossibile e può sempre accadere ciò che nessuno aveva pronosticato. Questa è la partita più importante del girone, perché vale la qualificazione, quindi da spettatore sarà ancora più interessante guardarla”.

Il Ludogorets, però, in trasferta non si trova molto a suo agio: può essere penalizzante per loro giocare il match della stagione in un Olimpico pieno?

“Il Ludogorets non va sottovalutato, ha giocatori di personalità. Tuttavia, sarà una gara delicata e carica di tensione per entrambe le squadre. Il problema dei bulgari è che la Roma è allenata da Mourinho, il più grande tecnico al mondo: proprio per questo motivo prevedo una vittoria della Roma, ha il 90% di possibilità di passare il turno”.

Tenendo conto anche della gara d’andata, a cosa deve fare attenzione la formazione giallorossa?

“Gli avversari hanno un buon attacco, con alcuni elementi rapidi, bravi a prendere velocità e a saltare l’uomo. Sono forti e possono punirti in qualsiasi momento, perciò i ragazzi di Mourinho dovranno tenere alta la concentrazione in difesa”.

Lei conosce bene Mourinho, avete un rapporto di amicizia, avete giocato contro lo scorso anno: rispetto al doppio confronto in Conference, quanto e in quali aspetti è migliorata la squadra italiana?

“Hai detto bene, io e José siamo amici. C’è molto rispetto e tanta stima tra di noi, lui è un vincente che sa tirare fuori sempre il meglio dalle situazioni. La Roma è cresciuta, è vero, ma la differenza più evidente rispetto a 12 mesi fa sta nella completezza della rosa: oggi Mourinho ha più scelta, ogni reparto ha più soluzioni e tutto ciò rappresenta un grande beneficio perché trasforma la squadra in una formazione più equilibrata”.

Lo scorso anno contro di voi Abraham segnò tre gol in due partite, mentre oggi sta facendo molta fatica: pensa possa essere dovuto anche al Mondiale che sta per arrivare?

“No, non lo credo. Abraham è un buonissimo centravanti, ha sempre segnato gol importanti, specialmente nella Conference dello scorso anno. Per qualsiasi centravanti segnare è fondamentale e quando manca il gol si perde un po’ di fiducia, penso però sia soltanto una condizione momentanea, deve superarla col lavoro e ritrovando fiducia in sé stesso”.

A cura di Flavio Maria Tassotti

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