I tifosi giallorossi cominciano a dubitare sull’operato di José Mourinho, infastiditi dopo diverse situazioni. Ma c’è anche chi vede lo Special-One come unica soluzione
“Con Mourinho fino alla morte, è lui la salvezza di questa società”. Tutti i tifosi, o almeno la maggior parte, la pensavano così. Prima del derby José Mourinho era la salvezza della Roma, l’uomo su cui tutti potevano fare affidamento e fidarsi. Ma dopo il match con la Lazio qualcosa è cambiato. Prima la sconfitta contro la squadra di Sarri, le prestazioni ed un gioco poco fluido, poi il litigio con Karsdorp: atteggiamenti e decisioni che hanno cominciato a dar fastidio anche a qualche tifoso.
Ma non tutti sono convinti che il problema sia Mourinho. Ricordiamo la scorsa stagione, quando il 21 dicembre fu esposto uno striscione con su scritto: “Con Mourinho fino all’inferno”. Per tanti lo Special One è rimasto ancora “l’unica soluzione, mai il problema”. Il trofeo di Tirana, il senso di appartenenza e l’aver ritrovato l’entusiasmo che da tanto tempo mancava è stata la chiave fin qui del successo di Mourinho a Roma, e per tanti tifosi ciò che ha fatto l’allenatore portoghese non ha prezzo.
Prime polemiche
Tutti felici e contenti? Non proprio. Come dicevamo in precedenza, una minoranza di supporters giallorossi ha cominciato ad evidenziare il mancato gioco della Roma, stufi anche della gestione con lo spogliatoio: “Cosa ci ha guadagnato la Roma con Mourinho? Ha svalutato un giocatore forte, spesso titolare, che adesso sarà ceduto a gennaio. Ed il gioco, quando potremo parlare di solo di campo e di come gioca la Roma? Si cerca quasi sempre una scusa esterna“, esclamano diversi tifosi sui social. La sosta ora è la salvezza per José Mourinho e la sua squadra. I Mondiali daranno modo a tutti di liberarsi dall’accumulo di stress rimediato in questo primo periodo e permetterà a Mourinho di risolvere i problemi della squadra con più calma.
La preoccupazione
Chi rimane dell’idea che José Mourinho sia l’unica salvezza della Roma ha paura che lo Special One a giugno possa decidere di cambiare aria: “Forse ha capito che con questa squadra non può fare molto di più. Spero solo che a giugno non se ne vada“. Ora però Mou ha un’altra preoccupazione in testa, ovvero di rimettere in carreggiata la Roma e ripartire da capo a gennaio, con l’obiettivo di riuscire a fare un’altra impresa dopo quella di Tirana.