Il City di Guardiola pareggia in Germania e il Guardian paragona il tecnico a Josè Mourinho
aA Lipsia ieri è andato in scena il match di andata degli ottavi di finale tra i padroni di casa e il Manchester City. La gara si è conclusa con il risultato di 1 a 1 e gli inglesi non hanno offerto una grande prova. A far parlare nel post gara è stato soprattutto la scelta di Pep Guardiola, tecnico del club d’oltremanica, di non effettuare sostituzioni. L’allenatore spagnolo ha preferito lasciare in campo gli undici titolari, spiegando nelle interviste del dopo-partita le sue motivazioni:
“Ho l’opportunità di avere cinque sostituzioni. Non significa che devo farle, però. Ero davvero contento di quello che stavo vedendo. Ho analizzato il Lipsia con i miei e avevamo bisogno di quel tipo di controllo, perché loro giocano con sei davanti. Non abbiamo la squadra per competere con loro nelle transizioni. Sono migliori di noi, sono sempre più veloci. In queste situazioni le squadre tedesche sono migliori di noi. Dovevamo avere molto controllo. Forse nella gara di ritorno deciderò di fare il matto e giocare con nove punte“.
Il quotidiano britannico The Guardian ha definito il discorso di Guardiola una serie di affermazioni “alla Mourinho: mettere in risalto le debolezze della propria squadra, esaltare i punti di forza degli avversari, offrire analisi che spesso sfidano l’evidenza degli occhi“.
L’allenatore della Roma ha lasciato il segno ovunque, nel bene e nel male.