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Roma, una serata di follie: non bastano le magie di Dybala

L’argentino, solo forse insieme a Wijnaldum, non riesce a ribaltare la partita

La Roma cade all’Olimpico contro il Sassuolo e non riesce a mantenere la concentrazione che le aveva permesso di battere Juventus Real Sociedad in quattro giorni. Mourinho continua a non avere vita facile con gli arbitri.

Fermato per il primo dei due turni di squalifica, l’allenatore ha da recriminare anche per la direzione di gara di Fabbri, che ha sanzionato con l’espulsione e il rigore una brutta reazione di Kumbulla, senza valutare il fallo di Berardi, che ha scatenato l’ingiustificabile follia dell’albanese. Un episodio che ha condizionato il risultato. Per la prima volta nella sua storia il Sassuolo ha vinto in casa dei giallorossi e ha confermato di essere una delle squadre più in forma del momento. .

Si è capito subito che la Roma non era quella di giovedì scorso e neppure quella che ha battuto la Juventus. Meno intensa, meno aggressiva nel recupero del pallone. Ha cominciato a ritmi bassi, Wijnaldum al 2′ ha sprecato una bella occasione, calciando su Consigli. Anche Abraham è andato vicino al gol con una girata al volo, ma il Sassuolo è passato in vantaggio appena ha messo piede nell’area giallorossa.

Azione confusa, la difesa piazzata male e Laurienté tutto solo ha ribattuto a rete una respinta di Rui Patricio. Cinque minuti dopo il francese si è ripetuto, con la retroguardia ferma, nell’azione nata da un tunnel di tacco di Berardi su Spinazzola. Partita chiusa. Invece no. La Roma ha reagito sui nervi, al 26′ Zalewski, al primo gol in Serie A, con un bel tiro al volo ha ridato fiducia alla squadra giallorossa. Ma nei minuti di recupero del primo tempo l’episodio che ha condizionato la partita: espulsione di Kumbulla e rigore.

In inferiorità numerica, all’inizio della ripresa Mourinho ha inserito Dybala ed è passato al 3-4-2, con l’argentino vicino ad Abraham Karsdorp tra i tre centrali difensivi. L’ingresso della Joya ha riportato la Roma in partita, sono bastati cinque minuti a Paulo per andare in gol con un tiro a giro.

Alla ricerca del pareggio la squadra di Mourinho si è esposta al contropiede. Berardi ha scheggiato la traversa. Alla mezz’ora il Sassuolo ha segnato il quarto gol (Pinamonti era a secco dall’andata contro la Roma…) ed è stata inutile la prima rete di Wijnaldum in maglia giallorossa nei minuti di recupero.

Lo scrive Il Corriere dello Sport

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