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Roma, riecco il Feyenoord: tutto quello che c’è da sapere sul club olandese

Uno strano scherzo del destino riaccoppia le due squadre

“Chi non muore, si rivede”, un detto tanto schietto quando adatto a situazioni, fatte di coincidenze, come queste. La Roma affronterà un club che, in 115 anni di storia, vanta il terzo palmares più ricco della sua nazione, composto da quindici campionati olandesi, tredici coppe nazionali, una Champions League e due Europa League. Una realtà che vuole tornare a vincere in Europa, dopo quasi ventuno anni di digiuno da trofei Uefa.

Avete realizzato bene: la Roma rivedrà ancora il Feyenoord, stavolta ai quarti di finale di Europa League, a dieci mesi di distanza dall’ultimo confronto, in quel caso in finale di Conference a Tirana, il 25 maggio 2022, nell’atto terminale di un’autentica scalata, che condusse i giallorossi, sotto l’inflessibile guida di José Mourinho, “Fino alla Vittoria”.

Circa dieci mesi dopo, le due compagini tornano a studiare rispettivamente le tattiche dell’altro, la mentalità con la quale approcciare e i movimenti da fare ed evitare; il tutto, per potersi fronteggiare nuovamente sul campo, per la terza volta in otto anni. Entrambe le formazioni vengono da un periodo pregno di cambiamenti, dovuti alle due finestre di calciomercato. Gli olandesi, che Mourinho solo qualche settimana fa, in tempi non sospetti, ha definito: “Indeboliti rispetto alla scorsa stagione”, hanno dovuto far fronte ad un’operazione di cambiamento radicale della rosa.

I biancorossi, infatti, dopo aver eliminato la Lazio ai gironi e liquidato lo Shakhtar Donetsk agli ottavi, vincendo addirittura 7-1 al ritorno (nell’incandescente cornice del De Kuip, impianto da 47mila posti), guidano il campionato neerlandese al primo posto, sopra Ajax, AZ Alkmaar e PSV Eindhoven.

Come detto, l’undici titolare di Tirana, assieme a tutta la rosa, si sono estremamente modificati; hanno lasciato Rotterdam, infatti, veri e propri pilastri della formazione, quali Cyriel Dessers, approdato alla Cremonese, il difensore centrale argentino Marcos Senesi, il giovane Tyrell Malacia, cresciuto e formatosi nelle fila del club, e Luis Sinisterra, ala sinistra colombiana.
In panchina è stato confermato Arne Slot, che ha un’infinita voglia di rivincita dopo la sconfitta di Tirana, serata che mai è andata giù al tecnico, al punto che, a dicembre scorso, ha dichiarato: “Non ho mai rivisto la partita, cerco sempre di pensarci il meno possibile. È stato bello raggiungere una finale, ma non c’è stato niente di più doloroso di averla persa. Purtroppo, non sempre vince la squadra migliore”.

Tra i punti di forza è rimasto in squadra il campioncino Kocku, centrocampista centrale, classe 2000, adocchiato anche da Francesco Totti in passato. Grazie alle due finestre di mercato poi, sono sbarcati in terra olandese Szymanski, Hancko dallo Sparta Praga, Gimenez e Idrissi, nomi che hanno fatto scendere l’età media della rosa ad appena 23,5 anni e che potrebbero schierare la squadra con un 4-3-3. Contro la Roma infatti, è prevista la presenza di Wellenreuther tra i pali (a Tirana scese in campo Bijlow), Geertruida, Trauner, Hancko e Lopez a creare la linea difensiva, Wieffer, Szymanski e Kokcu in mezzo al campo, tutti dietro al tridente d’attacco formato dall’iraniano Jahanbakhsh e i due nuovi arrivi Gimenez e Idrissi.

Nella Roma, invece, tra i vari partenti, cui Veretout, Vina, Shomurodov, Sergio Oliveira, Maitland-Niles e Diawara, il cambiamento più grande l’ha portato la turbolenta partenza di Zaniolo, durante l’ultima finestra di mercato invernale, approdato al Galatasaray, in Turchia, nei primi giorni di febbraio. Proprio Zaniolo, il ragazzo che decise il risultato della finale (1-0) con una zampata di controbalzo, arrivata un paio di minuti dopo la mezz’ora del primo tempo. Proprio Zaniolo, che oggi, di fatto, è sostituito dal diamante argentino Paulo Dybala, top player assoluto della nuova rosa giallorossa.
Leggendo ancora la formazione titolare di quella magica serata, troviamo anche il nome di Mkhitaryan che, trafiggendo l’animo di molti tifosi romanisti, la scorsa estate ha preparato le valigie ed è volato a Milano, sponda nerazzurra, a parametro zero.

Insomma, la Roma torna nuovamente nella fase del ‘dentro-fuori’, con un turno in più alle spalle e solo otto squadre rimaste in tutta la competizione. Una doppia sfida che, in base al risultato, vedrà se lanciare i giallorossi in semifinale, alla volta di un nuovo e concreto sogno europeo, o farli tornare da dove sono partiti, ma con un’esperienza in più.

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