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Matic fino al 2024, resta lui il leader del centrocampo

Ingaggio identico nella parte fissa circa 3,6 milioni più bonus (circa 600 mila euro) che cambieranno a seconda dei trofei e della coppa europea che la Roma disputerà

Segnali. Ci piace pensare che il pellegrinaggio nei luoghi del passato, sia un modo ideale per ricongiungersi al futuro che ricomincia. D’altronde Nemanja Matic è un gigante (194 cm) fatto così. I luoghi delle sue radici, quelli in cui è cresciuto prima come uomo e poi come calciatore, sono quasi terra sacra da non dimenticare. Per questo, proprio quando si lega ancora per un anno alla Roma, il fatto che in questi giorni sia passato per Bijeio Polje, nello stadio del Jedinstvo, dove ha giocato il suo primo campionato da professionista, è il filo rosso che lo lega all’attualità.

A 34 anni il serbo è diventato uno straordinario esempio di longevità agonistica che il club giallorosso ha apprezzato sotto tanti punti di vista, tanto da prolungare il suo rapporto con lui fino al 2024. Le 36 presenze stagionali (26 solo in campionato) rappresentano in fondo solo la punta dell’iceberg di un rendimento che tracima anche fuori dal campo. Da un paio di settimane erano scattate le condizioni che gli consentivano di accedere al secondo anno di contratto con la Roma a un ingaggio identico nella parte fissa circa 3,6 milioni più bonus (circa 600 mila euro) che cambieranno a seconda dei trofei e della coppa europea che la Roma disputerà. Non sorprende che José Mourinho lo abbia voluto come suo pretoriano in giallorosso. Agli ordini dell’allenatore, infatti. ha disputato in carriera 197 partite fra Chelsea, Manchester United e Roma. Ma il percorso di Matic pare prescindere anche da questo aspetto. In attesa di scoprire quello che succederà con Mourinho, il centrocampista ha scelto, a prescindere dalle sorti altrui. A Roma sta benissimo, tanto da aver comprato casa. Non solo: nello spogliatoio è sempre più leader e sta dimostrando di avere un ruolo da chioccia per i giovani che si affacciano in prima squadra. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

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