L’ex tecnico racconta le sue sensazioni in vista della finale
Una settimana. Sette giorni alla finale di Budapest, che assegnerà l’Europa League 22/23. Ha dato il via all’egemonia del Siviglia, aggiudicandosi le edizioni del 2006 e del 2007 del trofeo, quando all’epoca si chiamava ancora Coppa Uefa. Oggi Juande Ramos non allena più, si gode la famiglia, ma continua a seguire il calcio, ovviamente facendo anche il tifo per il suo vecchio club, giunto ancora una volta all’atto conclusivo della competizione. Ecco le sue parole in esclusiva a Siamolaroma.it:
Mister, manca una settimana a Siviglia-Roma: la sua ex squadra ha avuto tanti problemi durante la stagione, eppure è giunta a Budapest dopo un bellissimo percorso
“Intanto, fammi dire che non mi aspettavo che una partita del genere si potesse giocare in Ungheria, mi sarei aspettato la designazione di un altro paese. Tuttavia, Budapest è una splendida capitale e sarà la cornice perfetta di questa grande partita. È vero, il Siviglia ha avuto un’annata particolare, coi cambi di allenatore, risultati altalenanti in campionato. Erano partiti molto male, ma con la pazienza sono riusciti a recuperare posizioni in Liga e a qualificarsi nuovamente per la finale di Europa League”.
Rispetto agli altri anni compresi i suoi, però, potrebbe essere il Siviglia meno forte?
“Non sono d’accordo: ogni gruppo ha le sue virtù, le proprie qualità e ce le ha anche questa rosa. La squadra di Mendilibar lavora e gioca collettivamente, lo si è visto contro il Manchester United, con la Juve. I biancorossi sono un grande gruppo”.
Ha visto la Roma quest’anno? Che pensa di Mourinho?
“Sì, li ho visti giocare più volte. La Roma è una squadra di Mourinho, se uno guarda le partite, lo comprende subito. José è un allenatore fantastico, molto esperto, che non lascia nulla al caso e i giallorossi incarnano il suo spirito”.
Di solito questa domanda dovrebbe farsi, ma come crede andrà a finire a Budapest?
“Difficile dirlo, ma ritengo che saranno i dettagli, anche quelli più piccoli, a fare la differenza e a decretare il vincitore della competizione”.
