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Totti: “In finale può succedere di tutto. Mourinho la affronterà nel miglior modo possibile”

La sua intervista alla UEFA sulla finale tra Roma e Siviglia

Francesco Totti, ex capitano della Roma, ha rilasciato un’intervista alla UEFA per parlare di Siviglia-Roma, finale di Europa League. Queste le sue parole sulla sfida che si giocherà il prossimo 31 maggio a Budapest:

Due finali europee in due anni per la Roma.
“È stata una bellissima emozione vedere la Roma in finale, da tifoso romanista è una delle cose più belle. Raggiungere due finali consecutive è una sensazione indescrivibile, è la prima volta che accade in tanti anni. Speriamo vada tutto per il verso giusto, sarà una partita dura e può succedere di tutto”.

Mourinho?
“Il Siviglia ha più esperienza in queste finali, ne hanno giocate 6 e le hanno vinte tutte. Prima o poi, magari con un po’ di sfortuna, perderanno. Con Mourinho abbiamo questa fantastica opportunità, è un allenatore con molta esperienza in questo tipo di partite, quindi l’affronterà nel miglior modo possibile. Con questo tipo di allenatore è più facile vincere, ha una forte personalità ed è abituato a vincere. Ha trasmesso mentalità vincente alla squadra. Ci ho parlato spesso e l’ho affrontato in passato, mi sarebbe piaciuto averlo come tecnico. Sfortunatamente, ha avuto altre opportunità lavorative”.

Un giudizio su Bove?
“È un bravo ragazzo con una brava famiglia. Cerca sempre di fare il meglio per la squadra e si comporta correttamente. Sta dimostrando le sue capacità e sa che la squadra ha bisogno anche di lui. Mourinho sa cosa può dare e lo ha messo in campo in gare difficile come quella contro il Bayer Leverkusen, dove tra l’altro ha segnato il gol decisivo per la qualificazione”.

Cosa rende diverso te, De Rossi e Pellegrini dagli altri?
“Un giocatore nato a Roma che diventa capitano della Roma è una cosa importante anche per i fan. È fondamentale che la Roma sia guidata da una figura del genere anche in Europa”.

Ha giocato solo per la Roma in carriera.
“Al giorno d’oggi può essere complicata una scelta del genere. Ognuno può fare ciò che vuole e ciò che ritiene più conveniente per sé. Per i tifosi della Roma, giocare sempre nella Roma vuol dire tutto, ti danno tanto amore. C’è un dialogo serrato con loro, è un qualcosa che ti porti dietro nel tempo”.

Rimpianti per non aver vinto in Europa con la Roma?
“All’epoca c’erano squadre molto forti, per noi era difficile stare al loro passo. Detto questo, sono contento della mia carriera e di quello che ho fatto. Quello che ho ottenuto, l’ho fatto con la Roma che è la squadra di cui sono sempre innamorato. È la mia più grande vittoria”.

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