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Asset Roma-Atalanta. Da Cristante a Mancini: quante operazioni con i bergamaschi

I giallorossi, negli ultimi anni, hanno portato a termine diverse operazioni con il club di Percassi

L’obiettivo è oramai noto. Tiago Pinto per l’attacco ha un solo nome, quello di Duvan Zapata. Nei giorni scorsi ci sono stati dei colloqui per capire la fattibilità dell’operazione che può essere abbordabile per la società giallorossa. Questa sarà la settimana chiave per decidere il futuro del reparto offensivo, per ora coperto solamente da Belotti. Il colombiano ha già dato il suo “sì” alla Roma, felice di questa nuova opportunità dopo cinque anni in nerazzurro.

Bryan oneroso – Un’altra operazione, dunque, si appresta a chiudere con il club di Percassi. Il rapporto con la società lombarda è ottimo e le società hanno portato a termine diversi trasferimenti. Negli ultimi cinque anni, sono tre i calciatori che hanno lasciato la Dea per approdare nella Capitale. Il primo porta il nome di Bryan Cristante. Il centrocampista con Gasperini è riuscito a fare il salto di qualità nella stagione 2017-2018, anno in cui l’ex ds Monchi lo prelevò da Bergamo. 15 reti e 59 presenze in quella stagione e mezza per Cristante che conquistò così l’attrazione di tante squadre estere ed italiane. A spuntarla, però, fu il club di Trigoria che chiuse l’affare sulla base di un prestito oneroso di 5 milioni, con obbligo di riscatto fissato a 15 milioni con una serie di bonus attorno ai 10 milioni totali. Facendo i conti, fu un’operazione assai onerosa, frutto pure della giovane età all’epoca del centrocampista (23 anni, ndr).

Centrali d’oro – Nonostante i costi alti, si rivelò un vero e proprio affare quello di Bryan Cristante, oggi caposaldo del centrocampo giallorosso. Dal 2018 ha collezionato con la maglia giallorossa 228 presenze. Un anno dopo l’arrivo dal suo arrivo a Roma, lo seguì Gianluca Mancini, uno dei suoi migliori amici. La trattativa con l’Atalanta per il Mancio fu simile a quella di Cristante: 2 milioni per il prestito oneroso, riscatto obbligatorio fissato a 13 milioni con una serie di bonus che si aggiravano agli 8 milioni. Il trasferimento meno oneroso di tutti e tre fu quello di Ibanez, che poi paradossalmente ha portato nelle casse della Roma più di 25 milioni grazie alla cessione in Arabia Saudita. Nel gennaio 2020 Petrachi portò nella Capitale in prestito gratuito il brasiliano, con il riscatto fissato a 8 milioni più bonus. Adesso un altro affare si vuole portare a termine con l’Atalanta, con la speranza che possa portare dei benefici come successo nelle altre tre operazioni precedenti.

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