La potenziale coppia fa sognare i tifosi giallorossi, ma per il belga manca ancora l’accordo definitivo con il Chelsea

Nonostante l’accordo non sia ancora stato raggiunto, si sta trattando intensamente. Come scrive Il Messaggero, a questo punto, è difficile immaginare che non si arrivi a una stretta di mano tra la Roma e il Chelsea per portare Romelu Lukaku nella Capitale italiana. Non Inter, neanche Juventus, ma il team di José Mourinho sarà quello a godere dell’apporto dell’attaccante belga, pronto a guidare l’attacco della sua squadra. Il desiderio di uno come lui era chiaro per lo Special One: è una necessità che aveva già manifestato durante il ritiro in Portogallo, forse anche prima, quando l’infortunio di Abraham gli ha concesso il tempo di pensarci. Ora, se tutto va secondo i piani, sta per diventare realtà. L’arrivo di Lukaku potrebbe aver subito qualche ritardo, ma è giustificato dall’entità di ciò che è indiscutibilmente un colpo di mercato di alto livello. Un colpo che alza in maniera significativa il livello tecnico e fisico della Roma.

Nonostante la possibile aggiunta di Lukaku, la Roma sembra intenzionata a continuare a giocare con una difesa a tre, anche se Mourinho ora dispone dei giocatori adatti per una possibile modifica tattica. Tuttavia, l’idea di passare a una difesa a quattro è stata momentaneamente accantonata. In ogni caso, il 3-5-2 sembra essere il modulo scelto, con Lukaku affiancato da Dybala in un attacco che potremmo definire da sogno. Con l’arrivo del belga, un giocatore capace di far salire la squadra, di giocare di spalle alla porta e di attaccare la profondità con una sorprendente velocità, le opzioni offensive si moltiplicano.

L’attacco diventa stellare, poiché Lukaku si adatta perfettamente alle caratteristiche dei suoi compagni di squadra. È evidente che la Joya, ovvero Dybala, è il partner naturale, abile tecnicamente e pronto a cercare gli spazi alle spalle di Big Rom quando lui si abbassa per offrire un’opzione di passaggio ai centrocampisti. Tuttavia, anche con Belotti in un ruolo diverso, pronto a occupare lo spazio con il suo lavoro sporco, mentre Lukaku sarà la punta avanzata, tutto ha senso. La stessa logica può essere applicata ad Azmoun, che può agire come seconda punta, con Lukaku che accetterà il compito di attirare l’attenzione dei difensori avversari. L’anno scorso, Dybala era il prescelto per questo ruolo, ma ora sarà Lukaku a svolgere tale compito, liberando Dybala anche fisicamente. Magari, agendo un po’ più distante, Dybala potrebbe evitare di subire troppi contrasti.

Senza dimenticare l’aspetto difensivo, Mourinho potrebbe occasionalmente schierare una Roma ultraportante con una doppia punta e un trequartista. La scelta potrebbe ricadere su Dybala o Aouar, oppure su Pellegrini, che rimarrebbe un po’ più arretrato a centrocampo, per fornire palloni puliti ai tre davanti. Infine, una idea audace, da utilizzare solo in alcune circostanze, specialmente quando c’è bisogno di una rimonta: Dybala-Aouar-El Shaarawy dietro a Romelu. Un’idea fantastica, da considerare e sognare.