Nel calcio, si parla spesso di leader silenziosi, giocatori che con le loro prestazioni e la loro presenza in campo parlano più forte di qualsiasi parola. Bryan Cristante, dal suo arrivo a Roma e soprattutto sotto la guida di José Mourinho, si è dimostrato uno di quei giocatori che si fanno sentire attraverso il loro impegno costante e la loro versatilità.
Da quando l’allenatore portoghese ha preso le redini della Roma, Cristante è stato un vero pilastro, dimostrando una dedizione inarrestabile e una versatilità che ha fatto di lui un tassello fondamentale nel puzzle tattico dello ‘Special One’. Con una sola eccezione dovuta a un infortunio, Cristante ha fatto la sua comparsa in ogni partita da quando Mourinho è arrivato nella Capitale. È l’uomo che Mourinho ha definito come colui che “sa pensare calcio e ha grande dinamismo, dà maggiore sicurezze e equilibrio“.
In questa stagione di Serie A, Cristante ha giocato tutti i minuti disponibili, accumulando 2 gol e 2 assist. Inoltre, è il leader della squadra per passaggi chiave (7) e per palloni recuperati (40). Numeri che sottolineano la sua influenza sia nella fase offensiva che in quella difensiva della squadra giallorossa. Mourinho ha riconosciuto chiaramente l’importanza di Cristante per la squadra, sottolineando “la sua intelligenza calcistica e la sua duttilità”.
Il recente traguardo di Cristante contro il Genoa ha ulteriormente solidificato il suo status come uno dei giocatori più importanti nella storia della Roma. Con 235 presenze, ha superato il leggendario Amedeo Amadei, diventando il trentesimo giocatore più presente nella storia del club. Nonostante le iniziali perplessità della piazza, considerando che la Roma ha investito 22 milioni di euro per portarlo a Roma dall’Atalanta nel 2019; nel corso del tempo, il centrocampista ha dimostrato di essere un giocatore affidabile e professionale, guadagnandosi il rispetto e la fiducia dei tifosi e di Mourinho.
Ma ciò che rende Cristante davvero speciale è la sua versatilità. Ha indossato con orgoglio la maglia giallorossa in una varietà di ruoli, spaziando dalla mezzala al regista, dal centravanti d’emergenza al centrale di difesa. Questa capacità di adattarsi a diverse posizioni lo ha reso un punto fermo della Roma e lo ha portato anche a diventare una pedina essenziale della Nazionale italiana, con cui ha trionfato all’Europeo nel 2021.
Lungo ci aveva visto Daniele De Rossi, quando nella sua conferenza stampa d’addio alla Roma, il 14 maggio 2019, disse: “C’è un Bryan Cristante che arriva da Bergamo. Io ne voglio altri cento di giocatori così perché anche se non è nato a Roma ci mette l’anima“.