In occasione di Cagliari-Roma, abbiamo voluto intervistare il collecga di Calcicasteddu.it Fabio Ornano, specializzato nelle vicende rossoblu. Ecco come ci ha presentato la squadra di Mister Claudio Ranieri:
Quali sono le difficoltà affrontate dal Cagliari al suo ritorno in Serie A?
La rosa è stata confermata in toto escludendo Altare e Lella, con qualche innesto per puntellare la rosa. Parliamo di una rosa che è passata dalla B alla A. Bisogna cercare i problemi in due elementi: la squadra non ha fatto lo switch di categoria e si è puntato troppo sulla vena di Lapadula. Sono stati fatti errori di valutazione nella costruzione del reparto offensivo.
La posizione di Ranieri è in bilico?
Ranieri non è in bilico, almeno per il momento. Con il calendario difficilissimo fino a questo momento era logico che una neopromossa soffrisse. Fino al trittico di partite con Salernitana, Frosinone e Genoa bisognerà aspettare per tirare le somme.
Sul mercato si poteva fare di più per costruire una rosa in grado di affrontare con maggiore serenità la Serie A?
Sul mercato si poteva fare di più. Riprendendo il discorso di prima, si è giocato molto con il fuoco. Con la difesa a tre un reparto di esordienti, come Radunovic, Wieteska, Dossena e Hatzidiakos c’è stato un salto molto rischioso. I due stranieri hanno bisogno di adattarsi proveniendo da un calcio molto diverso. Partendo da una squadra che deve basarsi su fonsdamneta solide in difesa sono stati presi rischi eccessivi. A centrocampo c’è un problema di personalità, dove personalità significa anche tentare il tiro in porta.
Shomurodov è in prestito dalla Roma, che pensiero hai su di lui?
Due settimane fa Ranieri ha messo un po’ di pressione a Shomurodov, dicendo che fin qui l’uzbeko non ha fatto nulla per metterlo in difficoltà nello scegliere l’attaccante titolare di questa stagione, quindi bilancio sicuramente non positivo sin qui.
La salvezza è un obiettivo reale?
È prestissimo per parlare di obiettivo salvezza, vedo in difficoltà diverse squadre, come Empoli e Udinese per nominarne due. Il campionato è talmente lungo che è impossibile all’ottava giornata parlare di obiettivi. Serve muovere la classifica nelle prossime quattro partite, altrimenti il discorso comincia ad essere rischioso e saranno inevitabili alcuni cambiamenti.