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Lukaku-Belotti, la prolifica partnership del gol

A sorpresa, la coppia Dybala-Lukaku sembra non essere l'unica opzione disponibile nell'inventario di Mourinho

Se c’è un lato positivo che brilla nel mezzo delle sfide dell’infortunio di Dybala, è la sinergia in crescita tra Romelu Lukaku e Andrea Belotti. Questa coppia d’attacco ha dimostrato ancora una volta la sua efficacia, sfoggiando una fame insaziabile di gol sia contro il Servette che contro il Cagliari, a sole 72 ore di distanza. In totale, hanno messo a segno sei gol in quattro giorni, passando da una doppietta di Belotti nel ruolo di centravanti di riserva a una prestazione altrettanto brillante da parte dell’irrinunciabile titolare Lukaku. La mancanza di Dybala, per il periodo di assenza previsto, sarà sicuramente motivo di rimpianto.

Tuttavia, come riporta Il Corriere dello Sport, almeno Mourinho può consolarsi con il fatto che questa coppia sta funzionando alla grande, contribuendo in modo significativo alla squadra. In totale, Lukaku e Belotti hanno già realizzato 12 gol, considerando sia il campionato che l’Europa League. E dopo la pausa internazionale, promettono di continuare a segnare, seguendo un meccanismo collaudato: Lukaku si erge come il punto di riferimento centrale nell’attacco, mentre Belotti lo circonda sfruttando gli spazi che si creano di tanto in tanto. Lukaku, che ricordava la Domus per gli insulti razzisti subiti durante il suo periodo all’Inter, questa volta torna da Cagliari con una sensazione diversa, segnata dalla serenità di chi ha goduto di un grande momento. Dopo il suo secondo gol, proveniente da un destro preciso servito da Paredes, Lukaku si è diretto verso il settore dei tifosi romanisti per condividere la gioia della rete.

“È  stata una bella vittoria – spiega – ma non parlate di Roma di Lukaku. La Roma è la Roma. E noi dobbiamo ancora recuperare terreno dopo la partenza lenta. Lo meritano i nostri tifosi che ci sostengono sempre e comunque. Di buono c’è che stiamo crescendo. E i risultati si vedono”.

Punzecchia chi ha criticato il suo comportamento, le sue scelte, i suoi dubbi: “Ho lavorato tanto in estate perché sono un professionista. Tanta gente ha parlato, io no, io ho pensato solo a parlare in campo. Devo solo continuare. Dobbiamo continuare”. Ora partirà per raggiungere la nazionale belga, al contrario di Dybala che rischia di fermarsi a lungo: “Speriamo che per Paulo l’infortunio non sia grave. Lui è il calciatore più importante della nostra rosa. Ho avuto la fortuna di giocare con tanti campioni nella mia carriera ma lui è fantastico, perché aiuta me e tutti i compagni. Lo aspettiamo”.

Ma la persona verso la quale è più riconoscente dentro alla Roma siede in panchina: “Con Mourinho abbiamo un rapporto speciale. José conosce anche la mia famiglia. Ho fiducia in lui e lui ha fiducia in me, ci capiamo al volo. Se poi alle volte è duro con me, è giusto così. Un calciatore cresce con un tecnico cosi”.

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