La lunga attesa sembrava non avere fine per i tifosi romanisti, ma il destino ha deciso di sorrider loro grazie a Romelu Lukaku. La vittoria in trasferta in campionato è finalmente arrivata, spezzando il digiuno che durava dall’8 aprile, esattamente sei mesi; data che era diventata ormai un ricordo indelebile, tanto quanto la fondazione della città o il compleanno di Francesco Totti. L’ultimo trionfo risaliva alla Pasqua di quell’anno, grazie a un rigore realizzato da Paulo Dybala sul campo del Torino.

Oggi, la Joya è ancora al centro dell’attenzione, ma non per gol o particolari giocate. Questa volta, il motivo è rappresentato dalle sue lacrime e dal dolore al ginocchio. Nella mente dei tifosi romanisti, però, le mani del tecnico José Mourinho tra i capelli sono diventate l’immagine simbolo della partita, insieme alla straordinaria doppietta di Lukaku, al dribbling di Andrea Belotti e al Cagliari che si inchina davanti alla curva senza insulti, ma con incoraggiamenti. Questo è il punto da cui Claudio Ranieri, responsabile tecnico dei rossoblù, dovrà ripartire.

Applaudito sia dai tifosi che dalla dirigenza romanista, ha dichiarato: “Quando ho visto il calendario, il mio discorso dei punti e delle libecciate era fatto considerando questo. Contro queste fuoriserie… Non demordiamo, non molliamo. Se non si molla la presa nei momenti difficili, si riesce a venirne fuori”..

Intanto, come riporta La Gazzetta dello Sport, la Roma continua il suo cammino guidata da Lukaku, che ha segnato sette gol in otto partite, ma il merito va anche ai suoi compagni. Houssem Aouar, ad esempio, sta entrando sempre più nei meccanismi di gioco, spesso sostituendo Lorenzo Pellegrini e facendo la differenza nella trequarti, talvolta posizionandosi accanto a Dybala e altre volte affiancando i centrocampisti. La sua seconda rete con la maglia romanista darà fiducia anche ai giocatori di riserva, che diventano fondamentali in un periodo segnato da infortuni.
Anche Andrea Belotti, che ha sostituito Dybala, dimostra che la sua brillantezza non è casuale: l’esultanza per il terzo gol, il suo quinto della stagione, è frutto di un dribbling tenace su Nahitan Nández. La coppia di centrocampo formata da Edoardo Bove e Leandro Paredes si dimostra poi dinamica e precisa, contribuendo a semplificare alcune situazioni di gioco. Gli esterni, Leonardo Spinazzola e Rick Karsdorp, forniscono i primi due assist vincenti.

Alla luce di ciò, ora Mourinho vede i suoi giocatori entrare in campo da ogni angolo, abili nello sfruttare gli errori avversari. Nel giro di un minuto, la partita è stata praticamente chiusa, evidenziando la confusione tattica dei padroni di casa. La linea difensiva del Cagliari sembrava disorganizzata, con Andreas Hatzidiakos e Kamaldeen Sulemana che cercavano di alzare il fuorigioco, ma in area di rigore c’erano tre giocatori più arretrati. Nel secondo gol, la difesa era ancora impreparata e Lukaku è stato lasciato in gioco da Gabriele Zappa, con Hatzidiakos che non è riuscito a recuperare.