Arrivato a Roma ad agosto scorso, in prestito con obbligo di riscatto dal Paris Saint-Germain, Renato Sanches sembra non essersi rivelato, finora, la miglior scelta di mercato che si potesse fare. Le sue condizioni fisiche precarie, infatti, lo rendono un’incognita non indifferente, a causa di problemi muscolari che, a più riprese, lo stanno costringendo a rimanere fuori dal terreno di gioco. Il talentuoso centrocampista non gioca infatti dal 21 settembre, nella trasferta contro lo Sheriff Tiraspol, a causa di uno stiramento alla coscia che lo tormenta da tempo, e il suo rientro sembra venga rinviato di partita in partita.
Più tempo passa, dunque, più la sua assenza diventa pesante, contribuendo all’elenco crescente di infortuni che hanno colpito i giallorossi in questa prima parte di stagione. Il Club ha inoltre confermato ufficialmente che il giocatore è escluso ed esonerato dagli allenamenti in gruppo per via di un “quadro prelesivo“, che suggerisce che l’infortunio non si è ancora completamente risolto. Nel giorno del suo sbarco a Ciampino, accolto da oltre 100 tifosi, Sanches aveva accumulato una buona dose di aspettative, tanto da venir visto come un possibile elemento chiave della nuova stagione e nel centrocampo di Mourinho.
Oggi, a circa due mesi e mezzo da quella mattinata, il ragazzo ha accumulato, tra campionato e coppa, soltanto 98′ minuti, rispettivamente solamente 70′ in Serie A e 28′ in Europa League; numeri più che limitati per consegnargli il ruolo di pedina fondamentale del reparto. In attesa dunque di un suo rientro, lo staff medico e il Club stanno lavorando duramente per poter accorciare i tempi di recupero, senza naturalmente affrettarli troppo, e permettere al classe 1997 di tornare a giocare regolarmente.