Per raggiungere un accordo è necessario che entrambe le parti concordino. Se la Roma e José Mourinho non hanno ancora trovato un accordo per proseguire insieme nei prossimi anni, significa che almeno una delle due parti non è d’accordo. Semplice, vero? Esistono ipotesi alternative per spiegare l’impasse tecnica che regna a Trigoria? Chissà, forse sì. La più eclatante? Né i Friedkin né Mourinho vogliono raggiungere un accordo. Oppure: i Friedkin hanno deciso che i contratti si rinnovano solo a pochi mesi dalla scadenza. Può essere. O ancora: i Friedkin hanno già trovato un’alternativa a Mou.
La verità è conosciuta solo dalle parti coinvolte. Coloro che affermano di avere il segreto della faccenda conoscono e raccontano solo la verità di una parte. Forse è meglio fare affidamento sulla cronaca. Mourinho, a oltre un anno dalla scadenza del suo contratto, non perdeva occasione per parlare del suo futuro alla Roma. Oggi, che giugno 2024 è molto più vicino, ne parla quasi meno. I Friedkin, si sa, non hanno mai rilasciato dichiarazioni.
È plausibile ipotizzare, scrive Il Corriere della Sera, che le due parti abbiano già trovato un accordo da tempo, magari lo scorso giugno a Setubal? Il punto, se ciò fosse vero, sarebbe capire le basi di tale accordo. Una separazione senza se e senza ma, un rinnovo automatico o un rinnovo legato ai risultati? Siamo giunti al punto in cui tutto sembra possibile, il che, in realtà, significa che nulla è certo.