Il concetto di José Mourinho, secondo cui la Roma manca di sostituti all’altezza dei titolari, si è rivelato particolarmente evidente nelle recenti assenze dei giocatori chiave del club. Cinque elementi, Smalling, Spinazzola, Sanches, Pellegrini e Dybala, tutti considerati un valore aggiunto per i giallorossi, sono stati assenti in partite cruciali, lasciando Mourinho privo di opzioni di qualità. Le assenze non sono passate inosservate, e la Roma ha dovuto affrontare sfide importanti, tra cui quella contro l’Inter, senza questi calciatori fondamentali. La domanda inevitabile è: come sarebbe andata la partita e la stagione nel complesso se Mourinho avesse potuto contare su tutti i suoi giocatori chiave?
Le scommesse fatte durante il mercato estivo per rinforzare la squadra non sono state a costo zero, poiché hanno comportato un impegno finanziario di circa 22 milioni di euro solo per questa stagione. Le restrizioni imposte dal “financial fair play” della UEFA hanno limitato le mosse della dirigenza, ma, nel gioco del calcio, c’è sempre il rischio di perdere. La mancanza di opzioni di qualità è stata particolarmente evidente in difesa, con l’assenza di Smalling e Kumbulla, Mourinho avrebbe voluto avere a disposizione un altro difensore centrale. L’infortunio di Smalling, fresco di rinnovo contrattuale biennale, è stato un colpo imprevisto, evidenziando le sfide associate a un calciatore che, a 34 anni, potrebbe mostrare segni di limitata affidabilità fisica.
In definitiva, scrive La Gazzetta dello Sport, la gestione delle assenze è diventata una delle sfide principali per Mourinho e la Roma, e l’incertezza sulla presenza di giocatori chiave ha influenzato le prestazioni complessive del gruppo.