Se c’è un giocatore nella Roma che incarna appieno l’ideale di “bandito” di José Mourinho, quello è Gianluca Mancini. Le parole del tecnico portoghese, pronunciate dopo la vittoria contro l’Udinese, gettano luce sul motivo per cui l’ex difensore dell’Atalanta è diventato un elemento insostituibile per lo Special One.
Mancini, oltre a essere considerato un capitano virtuale, è il secondo giocatore più impiegato della rosa, con un totale di 1436 minuti giocati in questa stagione, secondi solo a Cristante (1484). Questo dato sottolinea l’importanza e la fiducia che Mourinho ripone in lui. Inoltre, scrive Il Corriere della Sera, il difensore ha all’attivo gli stessi gol di El Shaarawy e Pellegrini, con una rete in meno rispetto a Dybala e una in più rispetto ad Azmoun.
La versatilità, la leadership e la capacità di Mancini di interpretare il ruolo di “bandito” sul campo sono elementi chiave che lo rendono uno dei pilastri della Roma di Mourinho.